LA BCE NON E’ UN BANCOMAT, DI MAIO E SALVINI SE NE FACCIANO UNA RAGIONE
PENSANO DI ELARGIRE DENARO ALTRUI PER COMPRARE CONSENSO, SONO LORO CONTRO IL POPOLO ITALIANO, NON DRAGHI
Draghi non è contro l’Italia, come dicono i grillini, ma anzi, non usando i toni polemici di Juncker e di Moscovici, assume una posizione di mediazione e invita la Commissione europea e il governo italiano a contrattare realmente per modificare una manovra economica sbagliata che potrebbe avere conseguenze negative sia per il nostro paese che per l’Europa.
Solo una mentalità di stampo totalitario può confondere delle posizioni di parte con l’Italia in quanto tale.
Perdipiù purtroppo la fase del quantitative easing si sta chiudendo e comunque Di Maio e Salvini non possono pensare di usare la BCE come una sorta di bancomat per incrementare la spesa pubblica in chiave assistenziale e in funzione delle prossime elezioni europee.
Al di là delle melliflue dichiarazioni di Conte c’è il rischio che la linea reale di Salvini e di Di Maio punti a uno sconquasso per provocare l’uscita dell’Italia dall’euro.
Per conto di chi?
(da “Huffingtonpost”)
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