NEANCHE PUTIN POTRA’ SALVARCI DAL NOSTRO DEBITO PUBBLICO
PER DUE RAGIONI: IL FONDO SOVRANO RUSSO NON HA I SOLDI SUFFICIENTI E PUO’ SOLO ACQUISTARE TITOLI CON RATING INFERIORE AD AA-
Continua l’appassionante saga dei sovranisti che cercano di piazzare il debito pubblico italiano nelle mani di potenze straniere.
Ieri il Sole 24 Ore dava conto che durante l’incontro tra Giuseppe Conte e Vladimir Putin a Mosca il presidente russo ha dichiarato che non verrà opposta «alcuna limitazione o restrizione» al lavoro del Fondo sovrano per un eventuale acquisto dei titoli di Stato italiani.
Da parte sua il premier precisava di non essere andato a Mosca «per chiedere di comprare titoli sovrani».
È bastato questo non annuncio per mandare in fibrillazione i sovranisti nostrani, da sempre eccitati quando l’uomo forte del Cremlino si presenta come salvatore della Patria (altrui).
Il problema è che Putin non ha detto che la Russia comprerà titoli di Stato italiani; il presidente russo si è limitato a dire che non c’è alcuna restrizione di tipo politico all’acquisto del debito pubblico italiano.
Il che è ben diverso perchè il Fondo Sovrano russo non può acquistare titoli di stato con un rating inferiore ad AA- (per Fitch e Standard and Poor’s) oppure Aa3 nel caso di Moody’s.
Attualmente il rating del debito pubblico italiano è Baa2 per Moody’s e BBB per Fitch e Standard and Poor’s.
Già da questo è evidente che la Russia non può comprare il nostro debito pubblico. Semplicemente perchè come altri investitori (ad esempio i fondi di investimento) ritiene troppo rischioso farlo.
Il fatto che dal punto di vista politico Putin abbia detto che non ci sono preclusioni non significa nulla. A meno che il presidente non si metta in testa di cambiare le regole proprio per fare un favore al nostro Paese.
La Russia non ha abbastanza soldi per finanziare il debito pubblico italiano
Lasciamo per un momento da parte le valutazioni riguardo la convenienza politica di farsi aiutare dalla Russia e ammettiamo per assurdo che, magari in cambio della rimozione delle sanzioni alla Russia (cosa che l’Italia da sola non può garantire) Putin riesca a far modificare i criteri per gli investimenti da parte del Fondo Sovrano di Mosca.
A quel punto c’è un altro problema, ancora più grosso: i soldi.
La Russia semplicemente non ha abbastanza denaro per finanziare il nostro debito pubblico.
Come spiega Federico Fubini sul Corriere della Sera nel 2019 l’Italia dovrà collocare obbligazioni per un valore di 250 miliardi di euro. Di questi, cinquanta miliardi saranno nuove emissioni (ovvero nuovo debito pubblico) mentre il resto serve per rimborsare prestiti che andranno a scadenza.
Il problema è rappresentato soprattutto dai 60 miliardi di euro in mano agli investitori stranieri che potrebbero decidere di non rinnovare la fiducia al nostro Paese.
Non è una questione di antipatia nei confronti del Governo del Cambiamento, molto più semplicemente visto il rating dell’Italia ci sarà chi non potrà più investire nel nostro debito pubblico.
Tra quei sessanta miliardi e i cinquanta di nuovo debito si tratta di oltre 100 miliardi di euro.
Il Fondo Sovrano russo però ha una dotazione complessiva pari a meno di 80 miliardi di euro (c’è chi dice addirittura 60 miliardi di euro). È evidente quindi che anche potendo — e ora non può — la Russia non potrà usare i suoi soldi per acquistare solo titoli di Stato italiani.
Ne potrà acquistare, forse, una piccola parte, di sicuro non oltre i sei miliardi di euro. La Russia non è in grado di “salvare l’Italia” perchè non ha abbastanza denaro per farlo; le riserve della Russia in foreign exchange ammontano a circa 350 miliardi di euro, una cifra che corrisponde grossomodo alla quantità di denaro che il nostro Paese deve raccogliere ogni anno per finanziare il debito pubblico.
E no, la Russia non può stampare euro per comprare i nostri titoli di Stato.
Tutte le volte che Putin ha promesso di comprare il debito estero di uno Stato europeo (si veda la Grecia) non lo ha mai fatto.
Ciononostante da bravo sovranista e populista Conte continua a cercare sponde fuori dall’Italia e dall’Europa.
Perchè la sovranità nazionale la devono difendere gli altri. Ma a che prezzo?
(da “NextQuotidiano”)
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