LA DEMOCRAZIA E’ VIOLATA SE NON CANDIDANO ME: LA PROTESTA DEGLI ATTIVISTI M5S ESCLUSI DALLE PARLAMENTARIE
SUCCEDE QUELLO CHE E’ SEMPRE ACCADUTO CON GRILLO E CASALEGGIO, VE NE SIETE ACCORTI ORA? …. MA QUANDO CACCIAVANO GLI ALTRI STAVATE ZITTI, EH?
Prima vennero a prendere Tavolazzi, Favia e Salsi, e gli attivisti M5S dov’erano? Poi andarono a prendere i parlamentari ribelli, e gli attivisti M5S dove stavano? Quindi vennero a prendere i siciliani, i romani e i napoletani, e gli attivisti M5S che facevano? Infine vennero a prendere la Cassimatis, e gli attivisti M5S stavano tutti con Beppe.
Adesso vengono a prendere loro. E gli attivisti M5S “scoprono” che la democrazia è stata violata, vergogna!1!!
Piccolo antefatto necessario per comprendere cosa è accaduto ieri.
La Stampa ha raccontato il giorno dell’apertura delle Parlamentarie che delle quindicimila diconsi quindicimila candidature c’era stata una potente scrematura: alcuni dello staff parlamentare si sono dedicati a controllare l’incredibile mole di curruculum dopo la scrematura della Casaleggio che ha analizzato i certificati penali.
I collaboratori parlamentari hanno avuto il compito di analizzare il passato degli aspiranti candidati, passando in rassegna giornali, siti, agenzie e social network: «Abbiamo escluso chi aveva post omofobi, razzisti, fascisteggianti oppure chi insisteva con foto di donne nude». Spesso, racconta il quotidiano, li hanno scovati andando a ritroso. Perchè, forse in vista di una candidatura, per tutto il 2017 le bacheche non riportano massaggi imbarazzanti.
«Però basta andare al 2015, e trovi diversi candidati che condividevano frasi di Matteo Salvini. C’è il terrore che possano essere troll del Pd che piazza questi personaggi per screditare il progetto. Soprattutto tra i fantasmi del web, che non hanno altre tracce sul web».
Insomma, anche se nessuno gliel’ha detto — ma d’altro canto nessuno gli ha mai detto niente da quando stanno nel MoVimento 5 Stelle, hanno soltanto approvato quello che decidevano i capi — prima delle Parlamentarie c’è stata una severa selezione all’ingresso, che del resto il candidato premier Luigi Di Maio aveva spiegato chiaramente avrebbe fatto per non imbarcare piantagrane.
Ma da ieri molti attivisti del MoVimento 5 Stelle si sono invece accorti che la democrazia così è stata “violata”. Precisamente, è stata violata perchè hanno espulso loro, mentre quando cacciavano gli altri si trattava del giusto esercizio del potere da parte di Beppe Grillo, caro e illuminato leader.
E così in rete è nato l’hashtag #annullatetutto che raccoglie le lamentele pubbliche da parte degli attivisti esclusi.
Oggi si sono tutti accorti che c’è qualcosa che non va, e guarda caso è la stessa cosa che non riuscivano a vedere quando toccava agli altri.
C’è chi scrive che «se non dovessero essere annullate le primarie del MoVimento 5 Stelle sarebbe un attacco alla democrazia senza precedenti. Sono fuori candidati puliti, competenti e con anni di attivismo alle spalle. Se non dovessero essere annullate questa volta non basterà un post del blog»: chissà perchè, ma l’impressione è che quando bastò un post nel blog per fare fuori chi aveva persino vinto le primarie a Genova (Marika Cassimatis) queste stesse persone non si siano strappate i capelli.
Eppure era quello il momento giusto per evitare, perchè prima o poi tocca a tutti, come insegna il sermone del “Prima vennero…”.
C’è chi ad esempio si è accorto che il sistema non garantisce una seria selezione. Se n’è accorto oggi, non quando si candidò gente che credeva alle sirene o alle scie chimiche. Oppure che c’è la mano dei guru. Nun te se po’ nasconne gnente, Watson!
L’indignazione raggiunge livelli altissimi con chi chiede “il rispetto dei valori democratici di cui ci siamo sempre fatti portavoce” — come a Napoli, Roma e Genova probabilmente — e chi dice che Rousseau “si rivolta nella tomba” — oggi, non quando il Garante certifica che l’admin può vedere come votano gli iscritti.
E c’è chi dice che è iscritto al M5S dal 2013, certificato dal 2015 (ci hanno messo due anni per controllare una carta d’identità , ma è il bello della democrazia diretta da Grillo!12!), ha inviato “tempo fa delle mail e anche una pec senza ricevere alcun riscontro” (come è abitudine di Grillo & Casaleggio dalla notte dei tempi del blog) ma oh, adesso se mi escludete è uno scandalo, non si può mica fare.
Ci sono poi gli esclusi eccellenti. E per un Mario Improta detto Marione che accetta serenamente le regole del gioco (perchè evidentemente, a differenza di altri, le ha capite) ci sono invece decine di “lei non sa chi sono io”.
Andrea Mazzillo, ex assessore al bilancio della Giunta Raggi orribilmente defenestrato dalla sindaca per un dissenso politico sulla sorte di ATAC, promette fuoco e fiamme: «Vediamo. Sono in molti a chiedere l’annullamento del voto». Lo chiederà anche lei? «Ah certo, se dovessi essere escluso dal voto farò valere i miei diritti».
Quando i vari Canino, Motta, Palleschi, Caracciolo venivano cacciati dalle comunarie romane che incoronarono Virginia Raggi — finendo poi reintegrati dal tribunale — dov’era Mazzillo? Nel comitato elettorale di Virginia Raggi.
Ma il non plus ultra della comicità lo raggiunge chi è talmente offeso da essere stato escluso che modifica il nome del suo gruppo ed esclude il M5S:
E c’è chi dice che sta ricevendo chiamate di “migliaia di attivisti” che non trovano il suo nome sulla scheda (migliaia…) e che è stata escluso forse perchè “pesto i piedi a qualcuno”.
È uno scandalo, signora mia. Come si permettono questi del 5 Stelle a fare la democrazia diretta da Grillo senza di me?
(da “Nex Quotidiano“)
Leave a Reply