LA RAI SOVRANISTA MULTATA DI 1,5 MILIONI DI EURO: “HA VIOLATO PRINCIPI DI INDIPENDENZA, IMPARZIALITA’ E PLURALISMO”
LA VERGOGNA DI TELEVISEGRAD SANZIONATA DA AGCOM… ALTRO CHE RAI (OVVERO I CONTRIBUENTI) DEVONO PAGARE DI TASCA I RESPONSABILI
Il Consiglio dell’Agcom ha accertato, con due diverse delibere, alcune violazioni degli obblighi di contratto di servizio da parte della concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo.
In particolare, in merito a numerosi episodi riguardanti la programmazione diffusa dalle tre reti generaliste, l’Autorità ha accertato il mancato rispetto da parte di Rai dei principi di indipendenza, imparzialità e pluralismo e ha irrogato una sanzione pecuniaria di 1,5 milioni di euro.
“Stiamo approvando una ‘risoluzione’ per far sì che le multe per queste violazioni siano pagare dai responsabili – dichiara Michele Anzaldi (Iv), segretario della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi – il voto è previsto per le prossime settimante, ma alla luce di questa pesante multa l’ad della Rai Fabrizio Salini potrebbe anticipare i tempi e contestare le sanzioni a chi ha causato le infrazioni”.
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha deciso di irrogare la sanzione, con il voto contrario del commissario Mario Morcellini e l’astensione del commissario Francesco Posteraro
L’Autorità ha poi diffidato la concessionaria pubblica affinchè elimini, nella vigenza del contratto di servizio 2018-2022, le violazioni e gli effetti delle infrazioni accertate, adottando specifiche misure volte a garantire il rispetto degli obblighi e a evitare il ripetersi delle violazioni in futuro, richiamando l’importanza della responsabilità editoriale pubblica della concessionaria.
“Nella vigilanza della missione di servizio pubblico – precisa Agcom – non sono le singole fattispecie, su cui la società ha spesso messo in atto azioni ripristinatorie o correttive, a rilevare ma l’effetto che tali condotte hanno generato e potrebbero generare sui valori della collettività e i diritti dei cittadini, nonchè sul valore di utilità pubblica e sociale del canone del servizio della concessionaria”.
L’Autorità ha inoltre accertato, all’unanimità , il mancato rispetto dei principi di non discriminazione e trasparenza, in relazione al pricing effettivamente praticato, dalla concessionaria, nella vendita degli spazi pubblicitari.
Di conseguenza, l’Agcom ha diffidato la Rai a cessare immediatamente i comportamenti contestati, anche al fine di consentire ad Agcom la verifica del corretto utilizzo delle risorse pubbliche (canone) e private (pubblicità ) per il finanziamento delle attività e della programmazione di servizio pubblico.
(da agenzie)
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