Destra di Popolo.net

LA SAR LIBICA E’ UNA FARSA; UNA FINZIONE BUROCRATICA VOLUTA DA ITALIA ED EUROPA PER GIUSTIFICARE LA LORO DISERZIONE

COMPIONO SOLO OPERAZIONI DI POLIZIA CON METODI BRUTALI MA NON RISPONDONO MAI ALLE RICHIESTE DI SOCCORSO … UNA GIGANTESCA ASSOCIAZIONE A DELINQUERE PER FAR AFFOGARE I PROFUGHI

Era il giugno scorso quando Tripoli annunciò, con enfasi trionfale, l’iscrizione nel registro dell’Organizzazione marittima internazionale di una propria zona di Search and rescue (Sar). Larga quanto la costa libica, dalle spiagge di Zuara fino a quelle della periferia di Tobruch, profonda un centinaio di miglia.
L’Europa potè tirare un corale e liberatorio sospiro di sollievo: non era più responsabile per quello che capitava in quelle acque.
A quasi cinque mesi di distanza da quel giorno, dopo aver navigato per settimane nella Sar libica, interpellato fonti ufficiali, parlato con attivisti e visionato documenti giudiziari inediti, Repubblica è in grado di affermare che la cosiddetta “zona Sar libica” è in realtà  un quadrante dove si susseguono mere operazioni di polizia, spesso condotte con metodi brutali.
Il teatro di una finzione burocratica e militare costruita dal governo libico, con il contributo fattivo dell’Italia e della Commissione europea.
Quella nuova Sar, del resto, faceva comodo a tutti.
Era un alibi per rasserenare certe coscienze politiche. In Italia e a Malta soprattutto, i Paesi più direttamente esposti all’emorragia di migranti provenienti dal Nord Africa. Certificava infatti che il recupero e il salvataggio di quanti tentavano la traversata era per lo più “faccenda” dei libici. E solo loro. Almeno fino a quando i profughi si trovavano nella Sar.
Da allora i Maritime rescue coordination center (Mrcc) di Roma e della Valletta hanno preso a deviare gli avvisi di distress (segnalazione di imbarcazione in difficoltà ) su Tripoli. Per la gioia dei rispettivi governi, che nulla sanno nè possono sapere di quanto accade davvero da quelle parti: “Duecentottanta migranti salvati e recuperati dalla guardia costiera libica – scriveva su Facebook il ministro dell’Interno Matteo Salvini la settimana scorsa – bene, avanti così, stop al traffico di esseri umani”.
L’Europa, oggi, può dare la cosa per assodata. E può riunirsi a Palermo con le controparti africane e arabe per discutere di come portare il Paese ad elezioni democratiche entro l’anno, dimenticandosi di quanto accade in quel pezzo di Mediterraneo.
La vera storia del naufragio di Josefa
Per comprendere le dimensioni della messa in scena internazionale che si nasconde dietro la storia della Sar libica, un buon punto di partenza è la lettura documenti ufficiali consegnati dall’ong Open Arms alla magistratura spagnola dopo il naufragio del 16 luglio scorso.
Uno dei più oscuri e il cui bilancio, in termini di vite umane, è ancora un mistero.
Da quelle carte si capisce infatti benissimo come funzionino le cose là  dentro. Vi sono riportate tutte le registrazioni delle comunicazioni radio e satellitari avvenute tra il 16 e il 17 luglio, compresi i vani tentativi delle navi di Open Arms di contattare Tripoli.
Il 16 luglio è un lunedì. Intorno alle 12.42 la guardia costiera libica avverte la petroliera Triades che c’è un gommone zeppo di migranti in difficoltà  molto vicino a loro e ordina di rimanere in stand-by per monitorare. Sul canale 16 della radio, quello delle emergenze, passano almeno 15 conversazioni tra la Triades e i libici durante l’arco della giornata.
Per una petroliera, ogni ora di navigazione persa sono migliaia di dollari bruciati, perciò il comandante spinge per proseguire il viaggio verso il porto di Misurata. Tra le 20.39 e le 20.55, prima ancora che le motovedette libiche abbiano raggiunto il gommone, che si trova a 85 miglia dalle coste di Ohms, da Tripoli arriva l’autorizzazione ad allontanarsi. La Triades esegue e abbandona i naufraghi alle onde. Dopo quest’ultimo scambio, il silenzio.
A bordo delle due navi della ong spagnola, la Open Arms e l’Astral, gli equipaggi hanno ascoltato tutto e fanno rotta verso le ultime coordinate comunicate alla radio. Alle 7.58 della mattina del 17 luglio, scoprono i resti del gommone. La prima cosa che vedono i soccorritori è che i tubolari sono stati tagliati   – come si usa fare al termine degli interventi di rescue – e l’asse centrale della chiglia troncato.
La seconda sono due cadaveri galleggianti, e una donna, Josefa, stremata e terrorizzata, aggrappata a una tavola di legno. I libici, intervenuti chissà  quando e chissà  come se l’erano dimenticata. “No Libia, no Libia”, riesce a dire Josefa, quando i volontari spagnoli la issano a bordo.
Quel che segue è la parte sinora rimasta “coperta” del naufragio, riferita dalla ong agli investigatori.
Inizialmente l’equipaggio della Open Arms, nave battente bandiera spagnola, decide di rivolgersi all’Mrcc di Madrid per organizzare il trasferimento dei due cadaveri (una donna e un bambino) e di Josefa, che necessita di cure mediche. Per tutta la mattinata da Madrid li invitano a rivolgersi al Centro coordinamento soccorsi di Tripoli. “Esiste la Sar libica, è competenza loro”. Stessa risposta quando contattano Roma. “Chiamate i libici”.
Privi di scelta, alle 12.36, dal ponte di comando della Open Arms compongono i tre numeri di telefono libici che gli hanno fornito gli ufficiali di Roma. Nessuno dei tre è attivo. Ne provano allora altri due: squillano a vuoto e nessuno risponde (Repubblica ha provato gli stessi numeri: solo uno ha risposto, ma l’interlocutore parlava arabo e a stento qualche parola di inglese).
Alle 12.50 Open Arms invia alcune mail agli indirizzi indicati della Sar, ma i messaggi ritornano immediatamente indietro. Inesistenti.
Solo alle 15.51 l’Mrcc italiano, sollecitato più volte, e ormai troppo esposto, decide di assumere il coordinamento dell’intervento: i libici – ammettono gli ufficiali di Roma – non hanno risposto neanche a loro. Nè hanno dato mai una spiegazione plausibile sul perchè, durante l’intervento al gommone, si siano dimenticati di raccogliere Josefa e i due cadaveri.
Il silenzio in mezzo al mare
Fatti come questi spiegano perfettamente perchè l’entrata in vigore della nuova zona Sar – con il trasferimento di tutti i poteri alle due Guardie Costiere libiche (una dipende dal ministero della Difesa, l’altra dall’Interno) – ha avuto come effetto collaterale quello di desertificare quel cruciale tratto di mare.
I mercantili e i pescherecci – spaventati dall’ipotesi di fare la fine del Triades e ritrovarsi nei guai – tendono a girare al largo. Dal giorno del conflitto con Open Arms, i libici hanno silenziato ogni strumento di comunicazione pubblico. Persino il canale radio pubblico riservato alle emergenze marine rimane praticamente sempre muto, salvo aggiornamenti meteo.
L’unica attività  che si è registrata negli ultimi mesi nelle acque di Tripoli è la costante e continua caccia delle motovedette a gommoni e barconi. Che però tecnicamente non vengono soccorsi, ma “recuperati” (sul presupposto che, fuggendo, abbiano violato la normativa libica sull’immigrazione).
Perchè si possa parlare di reale capacità  di gestione dei salvataggi in mare, occorre che la guardia costiera lanci tempestivamente il messaggio di distress via radio, fornendo tutti gli elementi a disposizione ai naviganti per la localizzazione, in modo da convogliare sul punto le barche più vicine.
Occorre poi che le persone tratte in salvo vengano portate in un place of safety nazionale stabilito dal Centro di coordinamento: un approdo sicuro dove queste non corrano rischi. Ecco, le operazioni dei libici non rispondono a nessuno di questi due requisiti.
Da mesi, le pur frequenti segnalazioni di barconi in avaria non vengono condivise ma lavorate “in house” in modo tale da non avere interferenze esterne o fastidiosi testimoni.
E così tutta la questione si riduce a un inseguimento privato, che può finire in qualsiasi modo: con l’ “arresto” dei fuggitivi e la riconsegna ai centri di detenzione; con il loro salvataggio fuori dalla Sar libica, a Lampedusa o a Malta; oppure nel modo peggiore, con una tragedia silenziosa, senza tracce nè testimoni.
Come in fondo sarebbe stata quella di Josefa se non ci fossero stati i volontari di Open Arms.
Quanto al place of safety, la Libia, visti i conflitti interni in corso e la condizione generale del Paese spaccata nei due governi contrapposti, non ne ha uno.
Lo ha detto chiaramente l’Onu, attraverso l’Unhcr, l’Alto commissariato per i rifugiati. E recentemente lo ha ammesso anche l’attuale ministro degli Esteri del governo Conte, Enzo Moavero Milanesi.
I soldi e le motovedette dell’Italia
Un’ammissione pesante. L’Italia, come membro dell’Unione Europea, ha contribuito, e tuttora contribuisce, al sostegno materiale e al funzionamento della Sar libica e della guardia costiera. Durante il governo Gentiloni, Roma ha consegnato alla guardia costiera di Tripoli, guidata allora dal colonnello Massoud Abdelsamad, cinque motovedette militari per attività  di Search and Rescue, ricerca e salvataggio.
Tre navi italiane, la Tremiti (agosto-dicembre 2017), la Capri (dicembre 2017-marzo 2018) e la Caprera (marzo-settembre 2018), si sono avvicendate davanti al porto di Tripoli per fornire assistenza logistica alla Sar.
Durante il mandato del ministro dell’Interno Marco Minniti, inoltre, tra i vari piani bilaterali ed europei vennero stanziati 41 milioni di euro (fondi Ue) per la costruzione di un vero Mrcc a Tripoli e per il monitoraggio delle frontiere, a nord e a sud.
Di quel nuovo Mrcc, però, non si hanno notizie ufficiali: l’ultima posizione conosciuta del Centro di soccorso libico era individuata in un ufficio nella sede dell’aeronautica presso l’aeroporto di Tripoli. Così appare nei registri dell’Imo, dove è stata iscritta la Sar.
Altre dodici motovedette sono state donate dal governo italiano lo scorso agosto, con un decreto di consegna alla Guardia costiera libica e due milioni di euro per la manutenzione. Si tratta di dieci unità  Cp classe 500, in dotazione al Corpo delle capitanerie di porto, e di due navi classe Corrubia della Guardia di Finanza. “Il governo italiano intende aiutare Tripoli a presidiare meglio la propria area di mare Sar al fine di salvare più vite umane e scoraggiare la partenza dei barconi della morte”, recitava una nota ufficiale del governo Conte.
Per questo, quando lo scorso 8 ottobre, il titolare della Farnesina Moavero Milanesi ha spiegato alla collega norvegese che “in senso stretto e giuridico la Libia non può essere considerata porto sicuro, e come tale infatti viene trattata dalle varie navi che effettuano dei salvataggi” in molti hanno sgranato gli occhi, valutando quella frase qualcosa di simile a un autodenuncia.
Che, però, finora è caduta nel vuoto.

(da “La Repubblica”)

This entry was posted on martedì, Novembre 13th, 2018 at 22:21 and is filed under criminalità. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

« IL VIAGGIO DI SALVINI IN QATAR HA COMPROMESSO IL VERTICE SULLA LIBIA DI PALERMO
IL GOVERNO TIRAPACCHI CHE VUOLE RICORRERE ALLE PRIVATIZZAZIONI: NON MALE PER UN GOVERNO SOVRANISTA E STATALISTA »

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.598)
    • criminalità (1.405)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.538)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.333)
    • elezioni (3.304)
    • emergenza (3.081)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (825)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (517)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (546)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.808)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.397)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.372)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.693)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Giugno 2025 (240)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (219)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (260)
    • Dicembre 2011 (227)
    • Novembre 2011 (270)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (157)
    • Luglio 2011 (213)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Giugno 2025
    L M M G V S D
     1
    2345678
    9101112131415
    16171819202122
    23242526272829
    30  
    « Mag    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • NUMERI RECORD DEGLI AEREI DI STATO, TRA VOLI A DOMICILIO E VIAGGI POLITICI
    • “BASTA STRAPPI, NON POSSIAMO CONSENTIRE ALLA MELONI DI ELEGGERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SOVRANISTA”
    • LAZIO, I RAPPORTI TRA FORZA ITALIA E FRATELLI D’ITALIA, ALL’INTERNO DELLA GIUNTA ROCCA, SONO AI MINIMI TERMINI: GLI ESPONENTI LOCALI DEL PARTITO DELLA MELONI SI SONO RINCHIUSI IN UN “CONCLAVE” A GRECCIO PER DISCUTERE DEL RAPPORTO CON GLI AZZURRI
    • CHI È PETE HEGSETH, SEGRETARIO ALLA DIFESA ED EX CONDUTTORE DELLA RETE ULTRACONSERVATRICE “FOX”, CHE NON RIESCE A TROVARE NESSUNO CHE LAVORI PER LUI AL PENTAGONO
    • “LE HANNO AFFIDATO UN TOSAERBE SENZA ALCUNA FORMAZIONE”
    • MELONI SOVRANISTA A STELLE E STRISCE: SECONDO BANKITALIA, NEL TRIENNIO 2025-2027 L’AUMENTO DELLE TARIFFE COMMERCIALI AMERICANE SOTTRARRÀ 0,5 PUNTI PERCENTUALI AL PRODOTTO INTERNO LORDO DELL’ITALIA
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA