LA UE BOCCIA LA LEGGE DI STABILITA’: VA MODIFICATA, DEBITO TROPPO ELEVATO
GOVERNO NEI GUAI, SALTANO LE COPERTURE PER TRE MILIARDI
L’Italia non potrà chiedere alla Commissione Ue di fare uso della “clausola sugli investimenti” del patto di Stabilità , perchè non rispetta la condizione del debito pubblico in discesa a un ritmo soddisfacente.
Lo afferma la Commissione europea nella sua analisi, pubblicata oggi a Bruxelles, sulla bozza di bilancio presentata dal governo per il 2014.
Un colpo durissimo per l’esecutivo, che si vede sfilare via la bellezza di tre miliardi di euro.
Soldi su cui Letta e Saccomanni contavano e la cui sparizione costringe ora il governo a fronteggiare una voragine enorme.
Il ministero del Tesoro risponde dicendo che “la Commissione Ue non tiene conto di importanti provvedimenti annunciati dal governo, anche se non formalmente inseriti nella legge di Stabilità , e già in fase di attuazione”.
“Nessuna bocciatura”, si affretta a precisare il ministero. “I rischi segnalati dalla Commissione erano già considerati nell’azione del Governo. E sono già state messe in campo misure per contrastare eventuali rischi su disavanzo e debito 2014”.
La sostanza, però, è un’altra. Con il giudizio di Olli Rehn, l’Italia perde così a sorpresa i tre miliardi previsti dalla “clausola di investimento”, regola attraverso la quale l’Europa si riserva di concedere ai paesi virtuosi più respiro nella gestione dei suoi conti, un fatto che il governo dava per acquisito.
“Siamo arrivati alla conclusione che non si possa profittare di questo vantaggio – avverte Bruxelles – perchè, sulla base delle previsioni economiche dell’autunno 2013, non sarà ottenuto l’aggiustamento minimo strutturale richiesto per portare il rapporto fra debito e Pil su un cammino di sufficiente riduzione”.
La clausola prevede che, a certe precise condizioni, i paesi con il deficit sotto il 3% del Pil (“fase preventiva” del patto di Stabilità ) possano deviare dall’obbligo di ridurre ulteriormente il deficit/Pil verso l’obiettivo di medio termine (0,5%), pur restando sempre sotto il 3%, per fare investimenti favorevoli alla crescita, limitati al cofinanziamento dei programmi strutturali dei fondi di coesione comunitari e a quelli delle infrastrutture di interesse europeo.
Una boccata d’ossigeno a cui l’Europa ha detto di no. Aprendo ora un nuovo fronte di sfide per il governo Letta: trovare le coperture necessarie per far fronte alla “sottrazione” di questi tre miliardi.
Secondo Bruxelles, gli impegni dell’Italia sui versanti di riduzione di deficit e debito, consolidamento fiscale e riforme strutturali non bastano: “Nel 2014 l’Italia non compirà progressi sufficienti per il rispetto dei criteri di debito per via di aggiustamenti strutturali insufficienti”, peraltro “rilevati dalla Commissione europea nelle previsioni economiche autunnali”.
In base alle stime Ue, il debito vale il 133% del Pil quest’anno e salirà al 134 l’anno prossimo. Non si vede miglioramento, come invece accade sul fronte del deficit e come era richiesto.
Anzi: “C’è il rischio che la legge di Stabilità (italiana) per il 2014 non sia in regola con il patto di Stabilità ; in particolare l’obiettivo di riduzione del debito per il 2014 non è rispettato»
“Progressi limitati” e “azioni limitate”.
È tutto in questo aggettivo – “limitato” – il giudizio che la Commissione europea dà della bozza della legge di Stabilità . La Legge di Stabilità dell’Italia “evidenzia progressi limitati” sulle raccomandazioni sulle riforme strutturali fatte dal Consiglio a maggio scorso, si legge nell’analisi della Commissione Ue.
La Commissione invita dunque “le autorità italiane a prendere le misure necessarie, all’interno del processo per il bilancio nazionale, per assicurare che il budget 2014 rispetti pienamente il patto di Crescita e Stabilità “.
(da “Huffingtonpost“)
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