LE BUFALE DELLA MELONI SULLA RIVOLTA DEGLI IMMIGRATI A ERACLEA
NEL SUO RACCONTO MOLTE FALSITA’
Da alcuni giorni gira su internet una foto rilanciata dall’ex ministro Giorgia Meloni, in cui si vede una pila di vaschette di cibo abbandonate per terra.
Racconta Meloni che il cibo in questione sarebbe stato gettato in strada dai migranti ospiti del centro di accoglienza allestito a Eraclea Mare (Venezia) dalla cooperativa Solaris.
La storia in questione è vera ma contiene una dose considerevole di inesattezze.
1) Lo Stato italiano spende 30 euro al giorno per ogni immigrato ?
La storia dei 30 euro che, secondo la vulgata di una certa parte politica, sarebbero dati ogni giorno agli immigrati, è falsa: lo Stato italiano non dà soldi agli immigrati ma agli enti incaricati di gestire i centri di accoglienza.
La storia dei 30 euro nasce da una (volutamente?) errata interpretazione dei bandi delle prefetture per la gestione dei centri, che prevedono un tetto massimo di spesa di 35 euro a persona accolta.
Si tratta di un bando, quindi per vincerlo le cooperative presentano progetti a costi ribassati, con una diretta ripercussione sulla qualità dei servizi.
Agli immigrati non viene dato neanche un euro in contanti ma un buono o una carta prepagata per un valore di 2,50 euro al giorno (ma la cifra non può superare i 7,50 al giorno per nucleo familiare, quindi se si è in quattro si ricevono soldi per tre persone e basta).
Inoltre viene consegnata una tessera telefonica da 15 euro all’ingresso nel centro. Nel resto dei 35 euro (se va bene) deve starci tutto: vitto, alloggio, pulizia, affitto dei locali, vestiario, ecc.
2) Lo Stato dà i soldi agli immigrati invece che alle famiglie italiane ?
Non è vero. Lo Stato non sposta fondi destinati alle famiglie italiane per darli agli immigrati. I fondi in questione sono stanziati in compartecipazione dell’Unione Europea, che prevede un finanziamento dei progetti di accoglienza.
Se non ci fossero immigrati da accogliere non ci sarebbero quei soldi, quindi non potrebbero essere destinati ad altri fini i ogni caso.
3) Il 90% degli immigrati non ha diritto all’asilo politico ?
Un’altra bufala, grande quanto una casa: secondo gli ultimi dati forniti dal Ministero degli Interni (risalenti a febbraio 2015) le richieste d’asilo accolte sono il 51% del totale.
Il 49% dei richiedenti asilo non ottiene lo status di rifugiato, non il 90%. ù
Francesco Zaffarano
(da “La Stampa“)
Per quanto riguarda la protesta dei profughi la situazione non è quella che la Meloni vorrebbe far apparire.
Le proteste sono rivolte alla cooperativa Solaris che gestisce il residence di accoglienza, ma i problemi sono molteplici e non riguardanti solo il cibo.
Stiamo parlando di Eraclea Mare, una piccola frazione e località turistica del Veneto appartenente al Comune di Eraclea.
Secondo l’accordo Stato-Regioni, in quella località dovevano essere ospitati 13 profughi, invece in data 13 luglio 2015 erano 250 nel solo residence Mimose
I profughi protestavano già a inizio luglio in merito alle scarse condizioni igieniche e sanitarie, al sovraffollamento e alla scarsità degli alimenti forniti: il cibo non è sufficiente per tutti.
Un giornalista che ha potuto visitare il sito testimonia: “Non vogliono più rimanere con questa cooperativa perchè la cooperativa sta mangiando alle loro spalle. Ci sono circa 8 persone per appartamento, le camere non sono pulite e sono loro stessi che si occupano di pulirle, anche se dovrebbe essere la cooperativa a farlo, è un loro compito. Non hanno l’elettricità nelle camere e sono costretti a stare nei corridoi se vogliono un po di luce durante la sera. Quando uno è malato gli danno al massimo del paracetamolo e non gli fanno delle visite complete .”
Prima di parlare, insomma, bisognerebbe sapere di cosa si parla.
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