LE CARTE DELL’INCHIESTA TARANTINI: “TUTTE LE RAGAZZE SULL’AEREO PRESIDENZIALE”
L’INTRECCIO DONNE E AFFARI: “A TEMPO PERSO FACCIO IL PREMIER”… “SENTONO CHE C’E’ QUALCUNO CHE HA IL POTERE DI FARLE LAVORARE”
Oltre 3500 fogli. Informative del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza, trascrizioni integrali di una parte (quella ritenuta penalmente rilevante dal procuratore di Bari, Antonio Laudati e dai sostituti Eugenia Pontassuglia e Ciro Angelillis) delle centomila telefonate e conversazioni di Gianpaolo Tarantini intercettate in due anni di indagine.
Gli atti istruttori dell’inchiesta cosiddetta delle escort conclusa ieri con l’avviso agli otto indagati di questa vicenda, sono uno tsunami che travolge il presidente del consiglio.
Ne demolisce la credibilità di uomo di Stato, documenta l’ossessione compulsiva per le decine di giovani donne che ordina al suo amico Gianpi a ogni ora del giorno e della notte.
A ogni pausa dei suoi impegni di premier: mentre è in corso la vertenza Alitalia, durante una visita di Stato dell’allora presidente egiziano Mubarak, alla vigilia di un importante riunione con Angela Merkel e Gordon Brown.
“A tempo perso faccio il primo ministro e me ne succedono di tutti i colori”, confidava ridendo alla modella dominicana Marysthell Garcia Polanco (finita anche nella vicenda Ruby) in una telefonata del novembre del 2008.
La ragazza si era lamentata perchè era andata due volte a trovarlo e non lo aveva trovato.
Il presidente del consiglio da due anni ripete di aver semplicemente organizzato cene eleganti con amiche che non ha mai immaginato essere delle prostitute.
Nelle carte dell’indagine è documentato che il presidente del consiglio in più di un’occasione paga le sue ospiti dopo aver goduto dei loro favori sessuali.
Il premier ha sempre negato che ci fosse qualsiasi baratto tra lui e Gianpaolo Tarantini. Che la loro solo una bella amicizia.
Nell’inchiesta è provato invece che in più occasioni Gianpi chiede e ottiene al Cavaliere contatti, favori, entrature negli appalti gestiti da Protezione civile e Finmeccanica.
Non ultimo quello per l’organizzazione del G8 a L’Aquila. Il 23 settembre del 2008 per esempio Berlusconi dice a Tarantini: “Magari invitiamo anche Fabrizio Del Noce il direttore della fiction della rete uno della Rai?”, “Così le ragazze sentono che c’è lì qualcuno che ha il potere di farle lavorare”».
Dopo due mesi, è il 26 novembre, Berlusconi e Tarantini sono diventi buoni amici.
Hanno organizzato una festa ma Berlusconi ha un impegno: «Devo purtroppo partire per Milano perchè mi è successo un guaio su là devo essere domani mattina prestissimo e poi l’aereo c’è solo stasera, quindi purtroppo ho cambiato tutti i programmi e parto per Milano. Se tu credi di poter arrivare qui adesso e che vi offro che so un gelato».
Tarantini non si perde d’animo: «Ma no, sennò venivamo insieme a lei a Milano (ride)”, “(rivolgendosi a Marysthel e a qualcun’altra “andiamo a Milano ora, vi va? Con l’aereo con lui. Le sue interlocutrici rispondono di sì) (Gianpaolo comunica al Presidente), va bene, se ci dà mezz’ora, il tempo di fare la valigia, veniamo”.
E tutto il gruppo, annota la Guardia di Finanza, «partono insieme a bordo dell’aereo presidenziale».
Tarantini e Berlusconi parlano spesso anche di affari.
Agli atti c’è per esempio una telefonata nella quale Tarantini «chiaramente interessato, chiedeva a Silvio Berlusconi di invitare anche il Responsabile della Protezione civile: «……vabbè Presidente se riesce, anche a chiamare Bertolaso, così lo coinvolgeremmo». «Ecco…mi sembrava che ci fosse qualcuno da chiamare! si si appunto, ecco vedi… Bertolaso! Bertolaso, ecco. Va bene chiamo Bertolaso…».
L’incontro ci sarà e «si rivelerà proficuo per la prosecuzione dei progetti con il gruppo Intini di Noci».
(da “La Repubblica“)
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