“PEGGIO LE BUGIE CHE LE PUTTANE, SILVIO POLITICAMENTE SI STA SUICIDANDO”
L’AVVOCATO TAORMINA SUI CATTIVI CONSIGLIERI DEL PREMIER: “BISOGNEREBBE CACCIARE A CALCI IN CULO TUTTA QUELLA BANDA DI LADRONI CHE HA INTORNO, CIOE’ TUTTI”….”UNA LINEA DIFENSIVA DA SCONSIDERATI, HA COSTRUITO UN PICCOLO IMPERO DEL MALE, SOLO LUI PUO’ USCIRNE”
“Vede il problema di Silvio non sono le zoccole. O meglio, non sono solo le zoccole. Voglio dire: con questo circo di zoccole che si è riunito intorno a lui, è più grave mentire agli italiani sulle zoccole, che il fatto delle zoccole in sè. Mi sono spiegato?”.
Carlo Taormina conosce Silvio Berlusconi dal 1993 e dice: “Ero suo amico e lo resto anche ora che è in disgrazia. Ma proprio perchè gli voglio bene non posso non dirgli che, processualmente e politicamente si sta suicidando. Ho una o due idee su quello che dovrebbe fare per salvarsi, sia nel processo che a Palazzo Chigi”.
Taormina, come è noto, è — prima di tutto — un avvocato.
Per questo senti che, soprattutto quando parla male di lui senza nominarlo (cioè per tutta l’intervista) con Ghedini sono scintille.
Taormina ha fondato una sua Lega Italia nel centrodestra, rimpiange la Forza Italia liberale degli albori e tira napalm sul Pdl.
Taormina quando parla della corte di Berlusconi spara a zero: “Bisognerebbe cacciare a calci in culo quella banda di ladroni che ha intorno, cioè tutti”.
Avvocato Taormina, cominciamo da un parere tecnico. Come valuta il fatto che Berlusconi non si presenta davanti ai magistrati?
Dal punto di vista processuale un disastro.
E dal punto di vista politico?
Peggio.
Cominciamo bene.
Glielo spiego, è semplicissimo.
Prego.
È assurdo rifiutare il ruolo di persona offesa e comportarsi già come un imputato. Non solo per una questione di immagine.
Perchè?
Perchè ogni processo è prima di tutto una battaglia di simboli fra accusa e difesa. Se uno che non è imputato si comporta come tale, è inevitabile che prima o poi lo diventi.
E poi?
Mi sembra che Berlusconi e i suoi avvocati si stiano comportando come degli sconsiderati, al punto che mettono su di un vassoio d’argento l’occasione per essere incriminati.
Ad esempio?
La filantropia. Si è mai vista una sciocchezza di queste dimensioni? Tu stai pagando dei testimoni, saltano fuori le rilevanze, e pensi di cavartela raccontando che volevi fare beneficenza? Maddai…
Non lo dica a questo giornale…
Lo dico a chi lo difende. Stanno facendo il replay. E non è che gli convenga molto.
Il replay di che?
Del processo Mills. È sconsiderata l’argomentazione del regalo quando la fattispecie di reato è corruzione di un testimone. E anche sottrarsi agli interrogatori…
Non paga?
Paga perchè forse, andando, conoscendo il suo narcisismo finirebbe per dare ai magistrati dettagli e indicazioni compromettenti!
Ma allora non c’è via d’uscita: se non va sbaglia, se va, invece, si fa incriminare!
Provo a suggerire un’altra linea. Se i magistrati, anche solo giuridicamente ti cuciono addosso i panni della vittima tu cosa fai?
Il principe del foro è lei…
Tu stai al gioco.
Ovvero?
Berlusconi avrebbe dovuto attaccare i suoi estorsori e dire: è vero, mi hanno ricattato.
Pensa che quelli sarebbero stati felici?
Mah, tanto Lavitola è latitante lo stesso, che gli frega.
Ci sono gli altri testimoni!
Appunto. La deposizione della segretaria, Marinella, diceva che lui era infastidito di pagare. Gli aveva preparato bene il terreno. E lui ha buttato all’aria tutto allestendo una trincea indifendibile.
Resterebbe il problema di un premier che paga un estorsore!
Bè, meglio vittima che carnefice. E poi c’è il problema di sopra.
Cioè?
Le zoccole.
Giusto.
Le zoccole sono un problema politico. Qui Berlusconi non ne esce se non dice agli italiani una cosa semplice-semplice…
Quale?
Lui deve finire di negare la presenza delle escort e dire: sì, è vero. Sono uscito di testa per le fanciulline. Sì, è vero: per questa debolezza ho desiderato che me ne portassero a vagonate. Sì, avete capito bene: per questa debolezza umana mi sono messo nelle mani di qualche lestofante che se ne è approfittato di me. Lo vede come la cosa fila meglio, com’è più credibile? Gli hanno perdonato di peggio.
E invece?
Tutto quello che ha detto finora è illogico, assurdo, in contrasto con la realtà !
Concordo. Ma gli italiani preferiscono sapere di essere nelle mani di un satiro?
L’Italia è un paese cattolico, quindi predisposto al perdono. Ma se questo non accade Silvio è al capolinea.
Che altro dovrebbe fare?
Spiegare agli italiani che la cerniera lampo adesso è chiusa, e che così resterà . E poi licenziare tutta quella banda di grassatori e corrotti che si ritrova al fianco.
Tenero. A chi si riferisce?
A tutto lo stato maggiore del Pdl, direi.
Faccia i nomi.
I nomi sono nei faldoni delle inchieste
Cioè?
Non faccia il tonto, che non lo è! Sono tutti i nomi delle bande, delle cricche, delle P3 e delle P4!
Guardi che ci querelano.
La difendo io.
Vuol dire che Berlusconi è stato fregato anche da loro?
Calma. È lui che ha costruito questo piccolo impero del male. Ma è lui che può ancora voltare pagina. Mi creda, gli va detto questo: meglio le puttane a vagonate che le bugie.
Luca Telese
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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