MENSOPOLI…. E CHI HA TIRATO LA CORDA
CHI STA IN CARCERE FA QUALCHE AMMISSIONE , LA SINDACO VINCENZI CAMBIA POCO E NULLA ….ENTRA IN SCENA LA CORDA AL COLLO
In carcere è rimasto solo l’ex portuale e consigliere comunale diessino Claudio Fedrazzoni, ritenuto al vertice del Comitato di affari che avrebbe organizzato un giro di tangenti, per garantire gli appalti delle mense scolastiche di Genova e della Asl2 di Savona. L’imprenditore del catering Roberto Alessio avrebbe ammesso di aver pagato, per esportare in Liguria i propri affari, esattamente 5 mila euro all’avv. Massimo Casagrande ( ex cons. com. Ds), sotto forma di consulenza, ne avrebbe promessi 20 mila a Stefano Francesca, portavoce del Sindaco, per ” aiuto alla campagna elettorale”, mentre avrebbe pattuito con Fedrazzoni una maxi tangente di centinaia di migliaia di euro per garantirsi la piazza Usl di Savona, da pagare a rate. Mentre l’accusa sostiene che da “garanti” avrebbero fatto Giuseppe Profiti ( che nega ogni coinvolgimento) e Alfonso Di Donato ( direttore amministrativo della Asl 2 di Savona). Negli ambienti giudiziari genovesi, l’evoluzione dell’inchiesta è stata accostata, nelle ultime ore, a un’immagine eloquente, quella di “operazione Pandora”, dal nome di colei che sfidò Zeus, aprendo un vaso proibito per soddisfare la propria curiosità . Dal primo nucleo di investigazioni si stanno infatti ramificando molti filoni di malaffare sui quali far luce.
Le Fiamme Gialle infatti stanno svolgendo indagini su un’altra operazione milionaria, la cartolarizzazione, ossia la vendita in blocco, di beni pubblici, con particolare riferimento alle Asl, per ripianare uno spaventoso deficit nella Sanità ligure. Pare che qua si prevedesse l’ingresso di una “società veicolo”, creata ad hoc per gestire l’enorme flusso di denaro. Le intercettazioni inducono a pensare che il ruolo di Profiti sarebbe stato quello di gestire e condurre molte operazioni, mentre si distingueva per attivismo anche Fedrazzoni che cerca di ottenere un posto nel Cda della società interessata alla cartolarizzazione. Dalle intercettazioni, il rappresentante di una delle cordate in lizza per il maxi appalto usa l’espressione ” Se va come speriamo, c’e’ da stare bene tutti”.
Si scopriranno pure delle cimici negli uffici della Filse, la finanziaria della Regione, si parla di telefonate tra Profiti e Pittaluga, assessore al Bilancio in Regione, sostenitore della sindaco Vincenzi, insomma un guazzabuglio di intersecazioni giudiziarie che chiameranno a dare spiegazioni parecchi dirigenti e politici locali.
Nel frattempo, la sindaco Marta Vincenzi, in Comune, lascia le cose come stavano prima, con poche novità ( un sindacalista, Ranieri, alla Cultura e un ex di tutto, Dalla Chiesa, alla promozione della città ). Poi un gran cambio di deleghe, tanti fumogeni per far pensare che si cambia tutto senza cambiare nulla e infine un’entrata emblematica, quella di una ex funzionaria del Comune, Elisabetta Corda, con delega su manutenzioni e decentramento … O qualcuno ha “tirato troppo la corda” o forse “si sente con la corda al collo”… che la nomina della Elisabetta , sconosciuta ai più, sia parte di un rito scaramantico della Giunta di sinistra? Almeno sarebbe un segno di novità , dopo che non s’è visto nulla di concreto per un anno…
Ultimo aspetto patetico e ridicolo: il Pd si costituirà parte civile, per danni all’immagine, nel processo a carico dei protagonisti dell’affare Mensopoli. Ma non era meglio che li sorvegliaste prima, se agivano a titolo personale, come sostenete?
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