IL SOTTOSEGRETARIO ABUSIVO E’ UN ESPERTO
IL LEGHISTA BALOCCHI AVEVA GIA’ SEMPLIFICATO: SENZA CONCESSIONE EDILIZIA, CERTIFICATI DI ABITABILITA’ E PREVENZIONE INCENDI, AUTORIZZAZIONE SANITARIA, CAMBIO DESTINAZIONE D’USO AVEVA APERTO UNA SALA BINGO ABUSIVA …. LA LIGURIA RINGRAZIA PER LA QUALIFICATA NOMINA
Se qualcuno nella Lega e nel Centrodestra ligure, aveva storto il naso alla prospettiva che l’unico sottosegretario nominato da Silvio Berlusconi per la Liguria avesse il nome di Maurizio Balocchi, socio di affari del Senatur e quindi da lui imposto alla base padana ligure, personaggio per molti “improponibile” su piazza, dovrà ricredersi . E’ vero che la Liguria aveva tanti “politici di livello” che avrebbero potuto portare la loro esperienza nel campo portuale, amministrativo e gestionale, ma che volete che siano i Musso, i Biasotti, le Oliveri , qualche esponente qualificato di An, di fronte alla competenza specifica di Balocchi nonchè Maurizio nel campo della “semplificazione”? E pensare che ci sono dotti giuristi che passano insonni le notti per studiare come “sburocratizzare” le leggi del nostro Paese, perdendosi in inutili rivoli giurisdizionali. Ci si lamenta che ci si sono troppi lacci e lacciuoli che frenano l’iniziativa privata? Ecco che arriva lui e ci indica la strada da seguire già nel 2002 , altro che Calderoli che a quel tempo pensava a Maometto. San Maurizio il Precursore aveva già la “semplificazione” nel Dna, per questo Bossi l’ha premiato, nominandolo sottosegretario di tutti i Liguri , per sua sfortuna capaci di intendere e di volere.
Nel 2002 San Maurizio aprì infatti una Sala Bingo, in via Donghi, a Genova, in pratica una sala giochi abusiva. Il Comune di Genova denunciò infatti alla magistratura la società ” Bingo Net Srl” , di cui era amministratore unico l’on. Balocchi, allora sottosegretario agli Interni ( con delega ai Vigili del Fuoco) per aver aperto il 16 febbraio la sala Bingo senza la concessione edilizia, il cambio di destinazione d’uso, il certificato di prevenzione degli incendi, il nulla osta per l’inquinamento acustico, il certificato di abitabilità e l’autorizzazione sanitaria. Stranamente la Questura aveva autorizzato l’apertura, neanche i Vigli del Fuoco erano intervenuti ( e il fatto di essere allora sottosegretario agli Interni divenne perlomeno imbarazzante anche per il Governo).
A seguito dell’intervento del Comune, la sala Bingo abusiva viene scoperta, il sen. genovese diessino Aleandro Longhi interpella il Governo il 19 febbraio, il Balocchi cerca di vendere precipitosamente le quote il 6 marzo 2002 ma ormai c’è una procedura fallimentare in corso e il ministro Pisanu risponde imbarazzato solo l’11 novembre del 2004, ammettendo l’iter anomalo della pratica. A proposito : la Bingo.net era stata finanziata dalla Banca della Lega Credieuronord che non recupererà mai più un euro e non si insinuerà neanche, caso strano, nel passivo della Bingo.net.
Sono motivi sufficienti per ringraziare il Centrodestra di aver nominato Balocchi nuovamente come unico sottosegretario ligure….
Pubblichiamo qui di seguito l’ìinterrogazione del sen. Aleandro Longhi e la risposta del Governo.
INTERROGAZIONE
sull’apertura abusiva della sala Bingo Net srl a Genova; presentata il
19/02/2002 nella seduta n. 124
-Ai Ministri dell’interno e dell’economia e delle finanze
Premesso che: lo scrivente è venuto a conoscenza che il comune di Genova
ha denunciato alla Magistratura la Società «Bingo Net S.r.l.» di cui è amministratore
unico l’on. Maurizio Balocchi, sottosegretario di Stato all’interno;
la sala «Bingo» di via Donghi è stata aperta in modo abusivo in quanto mancante
di concessione edilizia, di cambio di destinazione d’uso dei locali, di
certificato di prevenzione incendi, di nulla osta relativo all’inquinamento acustico,
di certificato di abitabilità nonchè di autorizzazione sanitaria per i locali
di ristorazione; i locali sono stati aperti sabato 16 febbraio 2002; la Questura
aveva autorizzato l’apertura; nonostante Questura, Vigili del fuoco e ASL n.
3 fossero stati formalmente informati dal comune di Genova, in data 15
febbraio 2002, che la «Bingo Net S.r.l.» non era in regola con la concessione
edilizia, nessuno sia intervenuto per revocare l’autorizzazione rilasciata o per
impedire l’apertura della sala; la sala «Bingo» è tuttora in attività ; la «Bingo
Net S.r.l.» ha presentato ricorso al TAR contro la decisione del Monopoli di
Stato di non accogliere le richieste avanzate per aprire sale da gioco a Rapallo
e a Chiavari dove il sottosegretario Balocchi è anche Presidente del Consiglio
comunale,
si chiede di sapere:
se il Ministro dell’interno non ritenga che vi sia un conflitto
d’interessi tra l’on. Balocchi Sottosegretario all’interno nonchè Presidente del
Consiglio comunale di Chiavari e lo stesso on. Balocchi proprietario di sale
da gioco;
se, per salvaguardare il buon nome del Governo, non ritenga di
togliere le deleghe al Sottosegretario; se non ritenga che la Questura e i Vigili
del fuoco debbano intervenire per imporre la chiusura della sala da gioco
aperta abusivamente dall’on. Balocchi;
se non vi sia il rischio che la delega ai Vigili del fuoco dell’on. Balocchi possa influenzare Apparati o Enti statali;
se sia vero che il Sottosegretario ha aperto o stia per aprire altre sale da gioco in
diverse città del nostro Paese e, se sì, quante e dove sono ubicate;
se, come previsto dal decreto ministeriale 21 novembre 2000, articolo 3, comma 2,
del Ministro delle finanze che così recita: «entro la data di inizio della gestione
del gioco e per tutta la durata della concessione, il concessionario deve essere
in regola con tutte le prescrizioni di legge e le autorizzazioni amministrative
previste per l’uso cui è destinata la sala, pena la revoca della concessione»,
non si ritenga che il Ministro dell’economia e delle finanze debba revocare la
concessione della gestione del gioco del «Bingo» alla «Bingo Net S.r.l.» del
sottosegretario all’interno, on. Maurizio Balocchi.
Risposta dell’11/11/2004 pubblicata nel fascicolo n. 132
L’atto di sindacato ispettivo cui si risponde riguarda un’asserita situazione
di incompatibilità tra l’incarico di Sottosegretario di Stato e il mero possesso
di quote azionarie di società che svolgano attività in concessione governativa.
In particolare, tale ipotesi è sostenuta dall’onorevole interrogante con riferimento
all’onorevole Maurizio Balocchi, Sottosegretario di Stato presso il
Ministero dell’interno, in ragione della sua partecipazione azionaria nella società
Bingo net s.r.l., di cui il medesimo è stato in passato anche amministratore
unico. Al riguardo, va innanzitutto fatto presente che il Sottosegretario
On. Balocchi ha rassegnato le dimissioni da amministratore unico della predetta
società dal 6 marzo 2002, dando, altresì, mandato ad un notaia per la
cessione delle quote azionarie possedute, cessione peraltro non perfezionatasi
per l’intervenuta nomina di un curatore fallimentare. In merito agli altri
quesiti posti dall’onorevole interrogante, si precisa che, nel gennaio del 2001
– quindi prima di ricoprire l’incarico governativo -, l’onorevole Balocchi,
nella sua qualità di legale rappresentante e amministratore unico della società
in questione, inoltrava domanda alla competente Amministrazione autonoma
dei monopoli di Stato per l’apertura di cinque sale da gioco del «bingo»,
rispettivamente a Padova, Genova, Rovigo, Rapallo (Genova) e Chiavari
(Genova).
Per le ultime tre sale da gioco, la citata Amministrazione autonoma
negava la concessione e, avverso tali provvedimenti, la società interessata
proponeva relativi ricorsi al competente Tribunale amministrativo regionale.
Con riferimento alla vicenda in questione, il Ministero dell’economia e delle
finanze ha fatto presente che l’ Amministrazione autonoma dei monopoli di
Stato, all’atto della verifica dei progetti realizzati rispetto a quelli presentati in
sede di partecipazione alla gara, ha operato, per quanto riguarda l’acquisizione
delle autorizzazioni e delle certificazioni di cui le sale-bingo devono essere in
possesso, nello spirito delle norme in materia di semplificazione delle
certificazioni amministrative, acquisendo, pertanto, le relative dichiarazioni da
parte dei richiedenti.
Per quanto riguarda, in particolare, la sala Bingo sita a
Genova in Via Donghi 39, si precisa che, a seguito di successive segnalazioni
del Comune di quel capoluogo in ordine a irregolarità amministrative riscontrate
riferite ai lavori di approntamento, il Questore, con provvedimento
del 21 maggio 2002, ha decretato il divieto di prosecuzione dell’attività
del gioco del bingo nei suddetti locali.
Il Ministro dell’interno, Pisanu
La conseguenza provocata da questa interrogazione è stata la chiusura
del Bingo in questione.
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