MILANO, RISTORATORI IN RIVOLTA CONTRO EXPO’: “LORO FANNO AFFARI D’ORO, NOI PERDIAMO CLIENTI”
L’APERTURA SERALE A BASSO PREZZO FA CROLLARE IL FATTURATO DEL 30%
La luna di miele non è neppure iniziata.
Tanto che, due mesi dopo l’inizio di quel matrimonio destinato a durarne sei, per i gestori di ristoranti e locali di Milano, “Expo e la città sembrano separati in casa”, con il primo coniuge che “stressa l’aspetto affaristico della manifestazione “, e il secondo che “subisce, quasi indifferente, incapace di recuperare il forte ruolo che, invece, gli compete”. Uno scontro frontale.
È questa l’accusa che arriva, durissima, dai commercianti milanesi: che l’evento non solo non stia producendo gli effetti sperati, ma anzi avrebbe ripercussioni negative sugli affari. Ad eccezione di piazza Duomo e della nuova Darsena, in “tutte le altre realtà , comprese alcune zone della movida, i locali hanno visto una diminuzione di fatturato anche del 30 per cento”, in media del 18,3, scandisce il presidente Epam (l’associazione dei pubblici esercizi) Lino Stoppani.
E la colpa sarebbe “dell’apertura serale di Expo “, che sta “avendo un effetto letale sulle nostre attività “. Un evento “troppo commerciale”.
Un po’ meglio andrebbe agli alberghi, con risultati positivi ma non come sperato.
I ristoratori non hanno mai digerito l’Expo by night: la possibilità con un biglietto serale molto conveniente – 5 euro invece di 34 – di entrare dopo le 19.
Un effetto movida ampliato dopo che il commissario Giuseppe Sala ha spostato nel week end le lancette dalle 23 a mezzanotte.
Un’ora in più di spettacoli e affari per i ristoranti dei padiglioni.
Gli ingressi serali rappresenterebbero ormai circa il 15 per cento delle presenze giornaliere.
È anche così che Expo ha archiviato i primi due mesi con “oltre sei milioni di visite”, ha annunciato Sala.
Dai 2,7 milioni di ingressi di maggio ai 3,4 di giugno. Numeri che, per ora, non permettono di immaginare il traguardo finale dei 24 milioni di biglietti.
Ma il commissario festeggia: “Expo è un successo e il livello di soddisfazione è molto alto”.
Anche il premier Matteo Renzi dice: “Expo sta andando benissimo”.
Sala si è inventato iniziative per aprire a tutti e il più possibile le porte: dalle promozioni per i parcheggi alle visite gratis per gli anziani poveri ad agosto.
Tutte criticate dai commercianti. L’affondo dei gestori: “Il Comune non può rimanere insensibile e neutrale”.
Perchè il problema riguarderebbe “la città che deve contrastare le invasioni di una Organizzazione che ha usato fondi pubblici e quindi non può continuare ad avere una caratterizzazione privatistica del business “.
Ma il Comune, con l’assessore al Commercio Franco D’Alfonso, replica: “La città è viva. Aspettiamo i numeri veri”.
Alessia Gallione
(da “La Repubblica“)
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