MUROLO (LISTA MUSSO): “GENOVA DEVE TORNARE AD ESSERE UNA CITTA’ VIVIBILE”
IL CANDIDATO DELLA “LISTA MUSSO” FISSA LE PRIORITA’ PER LA CITTA’: OCCUPAZIONE, SERVIZI SOCIALI, INFRASTRUTTURE, PORTO, AMBIENTE… “DOPO ANNI DI SCANDALI. LA POLITICA DEVE TORNARE AD ESSERE UN SERVIZIO ALLA COMUNITA'”
Le interviste in esclusiva di “Destra di popolo”
Lei ha diversi anni di frequentazione del consiglio comunale alle spalle: che consiglio darebbe a chi si candida per la prima volta?
Farlo solo se pensi di portare onestà , idee innovative e amore per Genova: per altri scopi ci sono i “comitati di affari” cui rivolgersi.
Di persone “interessate” ad altro ne ha viste tante?
Ho visto politici che sembravano “intoccabili” travolti da scandali e beghe interne, correnti e spifferi, quando non da azioni giudiziarie. Un bello spaccato di vita amministrativa…
Perchè i giovani sono lontani dalla politica?
Perchè la politica è distante mille miglia dai giovani, dai loro problemi, dalle loro aspettative lavorative, dai loro valori di riferimento. Come possiamo pretendere di dialogare con loro usando un linguaggio a loro sconosciuto?
Genova da anni è amministrata dalla sinistra: perchè i genovesi dovrebbero cambiare?
Da una sinistra moderna e riformista ci si sarebbe aspettato un progetto di ampio respiro per la Genova del futuro: invece la sinistra si è limitata semplicemente a gestire il potere, d’intesa con i comitati di affari che agiscono in piena sintonia con loro. Sono diventati loro i referenti privilegiati della Amministrazione, non i cittadini.
Lei è stato tra i promotori della Lista Musso, una lista civica che al suo interno raccoglie anche esponenti del terzo Polo: perchè non avete fatto una lista unica con il Pdl?
Perchè il Pdl a Genova inconsistente e impresentabile, noi siamo partiti con un programma civico da più di un anno, loro hanno litigato per mesi solo per decidere chi proporre, bruciando via via almeno dieci potenziali candidati, in una continua lotta tra correnti interne: una follia.
Quali le priorità per Genova?
Creare le condizioni per attirare aziende e assicurare occupazione: vuol dire puntare su infrastrutture, servizi, viabilità scorrevole, ma il tutto nel pieno rispetto ambientale. Elevare il livello della qualità della vita, attraverso una maggiore tutela dell’ambiente e del verde pubblico diventa una carta in più da giocarsi sul tavolo della riqualificazione industriale e turistica. E i servizi sociali non vanno ridotti, ma migliorati.
Una cosa originale che farebbe…
Eliminare la tassa comunale sui dehors nei pubblici esercizi di periferia: il Comune dovrebbe ringraziare gli esercenti che mettono tre tavolini fuori invece che tassarli. Assicurano una maggiore vivibilità al quartiere, sicurezza e socializzazione. La politica “alta” deve avere un progetto, non si vive di sole tasse.
Che sindaco si augura per Genova?
Uno che alle 7 del mattino sia in giro a controllare i lavori pubblici, uno che cacci dalla porta gli affaristi e riceva i cittadini, uno capace di bussarti alla porta e chiederti se hai qualche consiglio da dargli.
E quale Genova sogna?
Un città vivibile, aperta, sicura, tollerante, pulita, accogliente: in sintonia con il suo passato e la sua storia. Insomma una Genova Bellissima.
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