NON C’E’ STATO ALCUN SPERONAMENTO, SOLO UN LIEVE CONTATTO E LA GUARDIA DI FINANZA NON DOVEVA STARE LI’
CHISSA’ COME MAI LE FORZE DELL’ORDINE NON SONO INTERVENUTI PER DENUNCIARE LA MANOVALANZA LEGHISTA CAPITANATA DA UNA CONDANNATA CHE INSULTAVA CAROLA
Speronamento alla motovedetta della Guardia di Finanza durante l’entrata della Sea Watch 3 nel porto di Lampedusa? Basta guardare il video e si capisce che non esiste per chi ha un minimo di cognizione sul concetto di speronamento.
All’una di notte Carola Rackete ha acceso i motori della Sea Watch 3 ed ha fatto rotta verso l’isola: la motovedetta della Guardia di Finanza che in questi ultimi due giorni è sempre rimasta accanto alla nave della ong le ha intimato l’alt per tre volte senza risultato.
Quando è ormai evidente che la Sea Watch è entrata in porto, la motovedetta ha tentato di porsi tra la banchina e la nave per impedire l’attracco.
La motovedetta e la nave si sono toccate per un’istante, l’imbarcazione della Gdf è è riuscita a sfilarsi senza conseguenze per l’equipaggio.
All’Adn Kronos i finanzieri hanno raccontato di aver avuto paura: “La motovedetta di appena dodici metri aveva addosso quel bestione di acciaio di oltre 600 tonnellate, poteva finire male per gli uomini della Guardia di Finanza”.
Ma c’è chi fa notare che è stata piuttosto la motovedetta della Guardia di Finanza a rischiare troppo frapponendosi per impedire l’entrata della nave.
A parte che stavano eseguendo un ordine contro la legge internazionale e nazionale (e dovrebbero essere denunciati loro) se volevano impedire l’attracco della nave potevano salire a bordo, come si evince dal video bastava un piccolo salto ed erano a bordo.
Poi bastava aspettare senza tante sceneggiate che la nave ormeggiasse e successivamente contestare le infrazioni.
(da agenzie)
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