PM DI AGRIGENTO AL VIMINALE PER ACCERTARE LE RESPONSABILITA’ DEL SEQUESTRO DI PERSONE IN MARE: IL CERCHIO SI STRINGE
DOCUMENTI E INTERROGATORI PER RICOSTRUIRE LA CATENA DI COMANDO CHE HA VIOLATO LA LEGGE, CAPO DI GABINETTO E MINISTRO COMPRESI
Dalla Sea Watch 3 di Carola Rackete alla Mare Jonio, fino alla Open Arms.
Chi, delle autorità italiane, ha dato ordine di non consentire il soccorso e lo sbarco dei migranti presi a bordo dalle navi umanitarie, che sono stati quindi costretti a rimanere per settimane in navigazione, in condizioni disumane?
Le inchieste dei pm di Agrigento che puntano ad accertare le responsabilità tecniche ai piani alti del Viminale, oltre a quelle dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, sono a un punto di svolta.
Dopo aver mandato, nei mesi scorsi, la polizia giudiziaria alla Guardia costiera di Roma, i pm di Agrigento sono volati personalmente a Roma per acquisire altri documenti, ma soprattutto per ascoltare i protagonisti di quei ripetuti bracci di ferro sulle operazioni in mare.
E per ricostruire la catena di comando di quelle decisioni. Caratterizzate, ad esempio nell’ultimo “caso Open Arms”, da inediti distinguo: in quell’occasione la Guardia costiera mise per iscritto, in una mail al Viminale, il suo “nulla osta” all’attracco della nave in emergenza al porto di Lampedusa.
E la ricostruzione della catena di comando inevitabilmente porta dritto fino al prefetto Matteo Piantedosi, che fu capo gabinetto di Matteo Salvini e lo è ora della nuova ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese.
L’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore Vella potrebbe mettere nero su bianco un principio già riconosciuto dal Tar, l’inapplicabilità del decreto sicurezza-bis alle navi di soccorso dei migranti: queste navi infatti, proprio per la loro qualità , non potrebbero essere giudicate “offensive” per la sicurezza nazionale.
A Lampedusa intanto non si fermano gli sbarchi. L’ultima imbarcazione, con una cinquantina di persone a bordo, proveniente dalla Tunisia è arrivata ieri sera intorno alle 23. E il numero dei migranti sbarcati nel 2019 ha ormai superato quota 7.500, un terzo dei quali solo nel mese di settembre.
(da agenzie)
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