QUANDO PER PROPAGANDA ELETTORALE SALVINI FACEVA SELFIE CON BAMBINI DI COLORE, MENTRE OGGI LA LEGA ATTACCA TOTI PER IL POST SULLA PICCOLA GRETA
LA PRIMA NATA A GENOVA “NON E’ ITALIANA, NE’ LIGURE”, MA QUANDO SI TRATTA DI SPECULARE SUI BAMBINI VANNO BENE TUTTI: VOMITEVOLE
Di bambine la Lega se ne intende: come non ricordare che Salvini quasi ogni settimana pubblica le foto della figlia Mirta?
Anche di “Greta” la Lega se ne intende: vi ricordate la bambina portata sul palco di Pontida che fu spacciata per la minore di Bibbiano portata via ai genitori? Si chiamava proprio Greta.
Quello che il Carroccio è meno abituato a gestire è però la sua incoerenza.
Prendiamo ad esempio come i leghisti hanno commentato la foto che Giovanni Toti ha pubblicato per festeggiare la nascita della piccola Greta, la prima bimba nata a Genova nel 2021.
Secondo Stefano Mai, capogruppo in consiglio regionale in Liguria, la bambina non è italiana, e non è ligure, perchè nera.
Peccato che quando Salvini girava l’Italia qualche mese fa per la campagna elettorale non disdegnasse affatto circondarsi di bimbi di ogni tipo. Anche scrivendo “Viva le famiglie italiane, di tutti i colori ma tutte tricolori”.
Partiamo dall’inizio. Il presidente della Liguria Toti festeggia i primi nati in Liguria con un bel tweet in cui c’è la foto della piccola Greta:
Subito la parola “liguri” diviene il pretesto per una miriade di commenti e insulti razzisti, che Toti ha poi annunciato di voler rimuovere.
La Lega, tramite Mai, diffonde una nota in cui prende una posizione, contraria, rispetto al presidente: “Non si puo’ definire italiano, ne’ ligure, chi nasce sul nostro territorio da genitori stranieri”
Toti difende il post, Greta e il senso della reltà contrattacando: “Stupisce, lascia amareggiati e per la verità anche un po’ perplessi che qualcuno, in un anno come questo, riesca a fare polemica anche su un post di benvenuto al mondo per una bimba nata in una notte così carica di dolore e di speranza. Nel Paese con il tasso di natalità più basso del mondo, una nuova creatura è un fatto positivo, quale che sia la sua nazionalità e il colore della sua pelle. Greta, si chiama così, è nata in un ospedale ligure, con medici e infermieri liguri. Sua madre ha in tasca una tessera sanitaria del nostro Paese. Non ho chiesto alla Direzione del San Martino se fosse immigrata, naturalizzata, cittadina italiana o di un altro Paese. Francamente non me ne frega nulla in questo caso. Greta è nata qui, andrà qui in Liguria all’asilo e a scuola. I suoi genitori e anche lei, quando crescerà , da lavoratrice avrà gli stessi diritti e gli stessi doveri degli altri lavoratori. E gli stessi diritti e doveri sociali. Nulla c’entra tutto ciò con i diritti politici concessi dalla cittadinanza, provenga essa dallo Ius soli o da altri strumenti di diritto. Di questo si occuperà il Parlamento nazionale, non certo la nostra Regione. Ed è un dibattito assai più complesso di quello che ruota attorno a un post. Se mai il Parlamento deciderà di affrontare questo tema (direi che oggi francamente abbiamo altre priorità ), spero che tutti i partiti lo facciano consapevoli della delicatezza dell’argomento e dei sofisticati risvolti civili, sociali, legali ed economici che porta con sè. E senza l’approssimazione e i sottotesti sgradevoli che ho letto e ascoltato oggi nell’assurdo dibattito su un neonato!” Diventa virale uno screenshot di Toti che afferma: “Chi nasce in Liguria è ligure!”
Sembra passata un’eternità da quando Salvini girava l’Italia per la campagna elettorale per le regionali. Allora di selfie con bambini di ogni colore il “Capitano” ne aveva fatti proprio tanti. Praticamente era un’abitudine.
Addirittura in Puglia Salvini con in braccio una meravigliosa bimba con le treccine affermava: “Viva le famiglie italiane, di tutti i colori ma tutte tricolori”
Insomma quando Salvini è in campagna elettorale si strizza l’occhio anche a un elettorato più moderato, quando invece le urne sono chiuse la Lega strilla, a sproposito, sullo Ius Soli. Tanto chi si ricorda più?
(da “NextQuotidiano”)
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