SECESSIONE, NAPOLITANO : “GRIDANO SUI PRATI, IL POPOLO PADANO NON ESISTEâ€
FINALMENTE IN ITALIA QUALCUNO RICORDA CHE PER GLI EVERSORI ESISTE IL CARCERE: “IN PASSATO UN SEPARATISTA FU ARRESTATO, LO STATO NON ESITO’ A INTERVENIRE”
Durissimo attacco del presidente della Repubblica alla Lega dopo i recenti riferimenti alla secessione: “Non esiste un popolo padano”, ha detto il capo dello Stato, rilevando che al momento si tratta di “grida su un prato”, ma che se dalle parole si dovesse passare a qualcosa di diverso, lo Stato non tarderebbe a intervenire: “In passato”, ha ricordato, “un leader secessionista è stato arrestato”.
“Non esiste un popolo padano”. Napolitano ha liquidato le richieste dei militanti leghisti nelle manifestazioni di partito: “Quello che si sente è spesso un incoraggiamento ridotto al minimo anche dal punto di vista dell’espressione verbale, grida che si elevano in quei prati in cui non c’è il popolo padano, ma una certa parte del corpo elettorale.
Che ha scarsa conoscenza di alcune cose, tra cui l’articolo 1 della Costituzione”, dice il presidente, che aggiunge: “La sovranità appartiene al popolo 1, ma si dimentica quello che viene dopo la virgola, e cioè che si esercita nelle forme e nei limiti previsti dalla Costituzione. Non esiste una via democratica alla secessione”.
Un riferimento indiretto ma chiaro alle parole del capogruppo della Lega alla Camera, Marco Reguzzoni, che la settimana scorsa aveva ricordato come, secondo la Carta, il popolo sovrano conti più del presidente della Repubblica.
“Lo Stato non esiterà a intervenire”.
Napolitano sottolinea:”Ho avuto modo di dire che la secessione è fuori dalla realtà e fuori dal mondo d’oggi, e appare grottesco oggi pensare a uno stato Lombardo-Veneto che competa con la Cina, la Russia, gli Stati Uniti. Mi pare che il livello di grottesco sia tale da fare capire che si può strillare in un prato ma non si può cambiare il corso della storia”.
Il presidente ha poi aggiunto che “in passato, un leader separatista fu arrestato. Nel ’43-’44 l’appena rinato Stato italiano, di fronte a un tentativo di organizzazione armata separatista, non esitò a intervenire in modo piuttosto pesante con la detenzione di Finocchiaro Aprile”.
Il riferimento è al leader degli indipendentisti siciliani, fondatore del Mis.
“Nuova legge elettorale per ritorno di fiducia”.
Il presidente ha commentato anche il grande numero di firme per il referendum abrogativo dell’attuale legge elettorale.
Secondo Napolitano, “Il sistema elettorale vigente ha rotto il rapporto di responsabilità tra elettore ed eletto.
Il capo dello Stato aggiunge: “Non voglio idealizzare o idoleggiare i modelli del passato, perchè sappiamo quanto la pratica delle preferenze grondasse di negatività ma era una forma di collegamento più diretto tra eletto ed elettore”.
Per concludere poi che “E’ ormai ampiamente diffuso il riconoscimento per cui una diversa legge elettorale può facilitare il ritorno della fiducia nelle istituzioni”.
Il ministro della Semplificazione del nulla Roberto Calderoli, replica alle parole del Capo dello Stato: “Napolitano e’ sempre molto saggio ma fa finta di dimenticare il diritto universalmente riconosciuto alla autodeterminazione dei popoli”.
Peccato che dimentichi che la maggioranza delle regioni del Nord della secessione non glieni frega una mazza.
Dalla Lega, commento patetico anche da Borghezio: “Il presidente Napolitano sembra collocarsi molto stranamente tra i nemici della libertà . Sappia che noi padani siamo pacifici ma che molti di noi sono pronti ad affrontare la prigione pur di difendere l’ideale di libertà della Padania”.
Vorremmo proprio vederli certi fighetti leghisti rinunciare alle poltrone e agli stipendi romani da 15.000 euro al mese per andare in galera.
Ridicoli.
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