SERVIZI SEGRETI RUSSI DIETRO LA CAMPAGNA GLOBALE DI HACKERAGGIO: LA DENUNCIA DEI SERVIZI DI GRAN BRETAGNA E AUSTRALIA
“ATTACCHI INFORMATICI INDISCRIMINATI CONTRO ISTITUZIONI, AZIENDE E MEDIA”… SOLO I REGGICANDELA ITALIANI DI PUTIN FANNO FINTA DI NULLA
Una campagna globale e sistematica di hackeraggio, condotta ai danni di istituzioni, aziende, giornali, entità sportive in tutto il mondo: è l’accusa di Gran Bretagna e Australia rivolta all’intelligence militare russa (Gru).
Secondo il ministro degli Esteri di Londra Jeremy Hunt, il Gru sarebbe responsabile di attacchi “indiscriminati e temerari” contro istituzioni, imprese e media.
Il National Cyber Security Center britannico ha citato in particolare gli attacchi informatici contro l’agenzia mondiale antidoping, i sistemi di trasporto ucraini, la corsa alla presidenza degli Stati Uniti del 2016.
“Questo comportamento seriale – ha denunciato Hunt – dimostra il loro desiderio di operare senza il rispetto delle leggi internazionali o delle norme stabilite, per poterlo fare con un senso di impunità e senza conseguenze”. Per Hunt, i servizi segreti russi tentano di “minare la stabilità internazionale”.
Secondo Downing Street l’agenzia britannica di supervisione degli attacchi informatici ha stabilito un nesso evidente tra l’intelligence russa e diversi cyber-attack compiuti negli ultimi mesi.
Tra questi anche quello al partito Democratico statunitense, che fece poi da battistrada alla interferenza nelle elezioni presidenziali americane del 2016 e per il quale le spie russe sono state chiamate in causa anche dall’Fbi e dalla Cia.Secondo Londra, proprio all’intelligence militare russa si possono far risalire i nomi di diversi hacker, per esempio “Fancy Bear”, “Sandworm”, “Stronzium”, “APT 28”, “CyberCaliphate”, “Sofacy”, “BlackEnergy ActorsCyber”, spesso nomi diversi per una stessa entità .
Al pesante attacco di Londra si è unito anche il governo di Canberra che ha puntato l’indice contro “l’esercito russo e il suo braccio di intelligence, il Gru”.
L’Australia sostiene che questi attacchi non hanno avuto un impatto significativo nel Paese ma Mosca “ha dimostrato un totale disprezzo per gli accordi negoziati. Il cyberspazio non può essere il selvaggio West”.
(da agenzie)
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