SONDAGGIO SCENARI POLITICI: A ROMA LA RAGGI NON ARRIVEREBBE PIU’ AL BALLOTTAGGIO, SAREBBE SOLO TERZA DIETRO MELONI E GIACHETTI
RAGGI DAL 35,3% AL PRIMO TURNO CALEREBBE AL 22,3% SUPERATA DA MELONI E GIACHETTI TRA IL 26% E IL 28%… QUATTRO ROMANI SU DIECI NON VOTEREBBERO PIU’ LA RAGGI.. IL M5S HA PERSO A ROMA L’11% DI VOTI
I guai con le nomine, l’arresto del braccio destro Raffaele Marra, e infine il caso della polizza intestata a Virginia Raggi da parte di Salvatore Romeo.
Tutte rogne che hanno avuto un peso notevole per la sindaca di Roma in termini di consenso.
Lo rivela un sondaggio di Scenari Politici per l’Huffington Post, secondo il quale la Raggi, se si andasse a votare oggi per le elezioni comunali, non arriverebbe al ballottaggio. Il 35,3% toccato dall’attuale prima cittadina alle elezioni del 5 giugno dell’anno scorso sono un miraggio, allo stato attuale: al 3 febbraio si fermerebbe al 22,3 per cento dei consensi tra i cittadini della Capitale.
Ma soprattutto sarebbe esclusa dal ballottaggio, a cui accederebbero il candidato del Pd Roberto Giachetti e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Quest’ultima sarebbe in testa ai consensi con il 27,9 per cento, seguita dal vicepresidente della Camera con il 25,8 per cento (un incremento minimo il suo rispetto a giugno, meno di un punto percentuale)
Tra coloro che hanno deciso di dare il proprio voto alla candidata del Movimento 5 Stelle, ben quattro cittadini su dieci dicono che oggi non rifarebbero la stessa scelta: il 41% sostiene che non rivoterebbe Virginia Raggi, mentre il 52 per cento confermerebbe il suo voto.
Ma l’emorragia di consensi dei grillini nella Capitale emerge anche da un’altra rilevazione di Scenari Politici: il Movimento 5 Stelle, che a giugno 2016 raccoglieva il favore del 35,2 per cento dei cittadini romani oggi arriverebbe al 24,6 per cento.
Si tratta di più di 10 punti percentuali andati persi. Mentre il Partito Democratico passerebbe dal 17,9 per cento al 23,4 per cento e la lista di Fratelli d’Italia dal 12,3 al 15,6 per cento.
(da “Huffingtonpost”)
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