VIA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI LATINA, SOSPESO PER LA LEGGE SEVERINO. MENTRE CON BERLUSCONI SI TEMPOREGGIA, ALTROVE SI APPLICA
ARMANDO CUSANI CONDANNATO IN PRIMO GRADO A UN UN ANNO E OTTO MESI CON SOSPENSIONE DELLA PENA PER ABUSO D’UFFICIO… NON POTRA’ PIU’ SVOLGERE IL RUOLO DI PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E QUELLO DI CONS. COM. A SPERLONGA
Mentre al Senato si aspetta il voto in Aula sulla decadenza di Silvio Berlusconi, fuori dal Parlamento la legge Severino continua a mietere le sue vittime.
Se per il Cavaliere ogni appiglio è buono per temporeggiare, in altre sale la norma dell’ex ministro della giustizia è già in applicazione.
Dopo la condanna di primo grado perabuso d’ufficio il presidente della Provincia di Latina Armando Cusani è stato sospeso, in base alla legge Severino, con provvedimento del prefetto di Latina Antonio d’Acunto del 31 ottobre scorso.
La sospensione avrà la durata massima di 18 mesi.
La legge prevede un reintegro delle funzioni se in questo periodo di tempo dal tribunale di secondo grado arriverà una pronuncia che ribalterà la condanna.
La sospensione, uno dei primi casi di applicazione della legge Severino, riguarda sia l’incarico di presidente della Provincia sia quello di consigliere comunale di Sperlonga.
In Provincia le funzioni saranno svolte dal vicepresidente, in consiglio comunale dal primo dei non eletti.
Cusani è stato condannato nei giorni scorsi a un anno e 8 mesi con sospensione della pena per abuso d’ufficio.
Il caso riguarda la rimozione del comandante dei vigili urbani di Sperlonga nel 2003, quando Cusani era sindaco del comune del sud pontino.
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