“BEATRICE VENEZI E’ INADEGUATA PER IL CURRICULUM”: L’ACCUSA DELL’EX SOVRINTENDENTE DELLA FENICE
IL VENEZIANO CHIAROT: “NON HA COMPETENZE PROFESSIONALI”
Beatrice Venezi non ha il curriculum per guidare il Teatro La Fenice. A dirlo è Cristiano Chiarot, veneziano, ex sovrintendente alla Fenice dal 2010 al 2018, poi al Maggio di Firenze, e nel teatro della Laguna ci ha lavorato dal 1980. Ma l’attuale sovrintendente Nicola Colabianchi non si pente della nomina. Pensa di aver chiamato «una direttrice d’orchestra giovane e di talento». E non ha mai pensato di fare un passo indietro: «No, confermo la mia scelta».
In due interviste al Corriere della Sera e a La Repubblica parlano passato e presente del teatro veneziano. E sembrano non essere per niente d’accordo.
«Soprattutto non c’entra niente che sia di centrodestra o sostenuta dal centrodestra. Smettiamola con queste sciocchezze. Beatrice Venezi semplicemente non ha il curriculum di competenze professionali all’altezza di un teatro del prestigio internazionale de La Fenice di Venezia. Questo è il punto», chiarisce Chiarot nel colloquio con Anna Bandettini. «Non fai primario di cardiologia uno solo perché dicono che sia bravo, ma per i galloni che si è costruito nella sua professione. Le competenze professionali Beatrice Venezi ancora non le ha, men che meno per diventare direttrice musicale di un teatro del livello della Fenice dove hanno suonato da Muti a Sinopoli, da Myung-Whun Chung a Marcello Viotti», aggiunge.
Il curriculum
Secondo il maestro Venezi non ha il curriculum giusto per la Fenice: «Un direttore musicale deve avere una expertise
specialistica che non è dire “sei bravo” o “non sei bravo”, ma sono le collaborazioni con orchestre internazionali, le partecipazioni a festival di primaria importanza. E da questo punto di vista è impressionante la scarsità del curriculum della Venezi. Anche la discografia è ridottissima…».
È fatta tra l’altro di un gala per Placido Domingo: «Appunto. Un recital di un artista a fine carriera a Bangkok è un punto di merito?». Quanto alla direzione musicale del Teatro Colón di Buenos Aires, sostiene Chiariot «è famoso perché è distante, ma è un ex-importante. I teatri internazionali che contano sono ben altri, e infatti in giro ci sono direttori e direttrici con ben altre competenze all’attivo».
I candidati migliori
E ancora: «In altri teatri, anche meno quotati della Fenice, se pur validissimi come il Comunale di Bologna, la direttrice, Oksana Lyniv, che sta facendo un lavoro ottimo, viene chiamata da anni a Bayreuth, ha diretto al Met di New York, all’Opera di Parigi. C’è Speranza Scappucci, che è ora direttrice ospite principale del Covent Garden. Lo sponsor di Venezi, Federico Mollicone deputato FdI, dice che lei ha diretto 160 concerti. Poi vai a vedere, e in lista c’è anche un concerto alla Fenice di otto minuti per un evento sponsorizzato durante il Covid».
Tutti comunisti
Poi Chiarot attacca: «L’ha voluta il sovrintendente che nelle Fondazioni liriche italiane è l’unica nomina fatta dalla politica, mentre le altre cariche riguardano le competenze professionali. Alla Fenice il sovrintendente è un esponente vicino a Fratelli di Italia, peraltro accolto con tutta serenità all’interno del teatro”
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