LA LEGA FA CROLLARE IN BORSA IL TITOLO DI MPS DELL’8%. PADOAN: “PAROLE GRAVI, COSI’ SI COLPISCONO FIDUCIA E RISPARMIATORI”
E POI I LEGHISTI SI SPACCIANO PER I DIFENSORI DEI RISPARMIATORI… DICHIARAZIONI PUBBLICHE SCONSIDERATE A CHI GIOVANO? FORSE A QUALCHE SPECULATORE ?
Parole che provocano un terremoto in Borsa, col titolo che chiude in calo dell’8%.
Il responsabile economico della Lega, Carlo Borghi, ha affermato che il cambio della governance di Mps “non entra nel contratto ma è abbastanza probabile, quasi naturale pensarlo. Ma è inutile metterlo nel contratto”.
Secondo Borghi, in sostanza, “è inutile mettere nel contratto: ‘e poi cambiamo amministratore delegato'”. La linea del ‘servizio’ citata nel contratto è “abbandonare l’idea di farci i profitti vendendola a chissacchì”, ma mantenerla “come patrimonio del Paese”.
“Le dichiarazioni dell’on. Borghi, insieme alle indicazioni fornite nella bozza di programma di Lega e M5S, hanno immediatamente creato una crisi di fiducia” sul titolo Mps.
Si tratta di “un fatto molto grave che mette a repentaglio l’investimento effettuato con risorse pubbliche. Ho il dovere di ricordare a tutti gli attori politici che la fiducia si costruisce poco per volta, progressivamente, ma basta poco per distruggerla, tirandosi dietro i risparmi degli italiani che a parole si vorrebbero tutelare”.
Lo afferma il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, in una nota.
In effetti, il titolo aveva iniziato a riprendersi dopo l’ultima trimestrale: il mercato ha iniziato a vedere una via d’uscita per il governo, un rilancio e la probabile valorizzazione della banca attraverso una cessione
“Gli azionisti hanno assoluta libertà di decidere e valutare quello che ritengono più opportuno fare. Noi abbiamo un piano, andiamo avanti su quello”. Così, a margine di un evento a Milano, l’amministratore delegato di Mps, Marco Morelli, ha risposto ai giornalisti sul cambio di mission della banca a cui starebbe lavorando la nuova maggioranza politica Lega-5 Stelle.
Il passaggio su Mps è contenuto nel “contratto” tra i due partiti, all’interno del paragrafo sulla Tutela del risparmio, dove viene esplicitamente citata la banca senese: “Con riferimento alla banca Monte dei Paschi – si afferma – lo Stato azionista deve provvedere alla ridefinizione della mission e degli obiettivi dell’istituto di credito in un’ottica di servizio”.
Mps è controllata dal 68% dal Tesoro e oggi in Borsa ha reagito molto male alla possibilità di un cambio di mission, con un tonfo finale dell’8%. Morelli affermato che non ci sono stati contatti con esponenti politici.
(da agenzie)
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