A 15 ANNI RAGAZZO ITALIANO SOCCORRE UNA DONNA CHE HA AVUTO UN MALORE E UN PASSANTE LO INSULTA: “MULATTO, TORNATENE AL TUO PAESE”
LA DENUNCIA DELLA MADRE: “UN COLPO AL CUORE, MIO FIGLIO STAVA AIUTANDO UNA DONNA IN DIFFICOLTA’, CHE PAESE STIAMO DIVENTANDO?”… UN PAESE DI MERDA, FINO A QUANDO LA GENTE ONESTA’ NON REAGIRA’ E PRENDERA’ A CALCI IN CULO QUESTA FOGNA UMANA
“Levati che non la lasci respirare e tornatene al tuo Paese”. Sono le parole che un ragazzino di 15 anni, italianissimo, ma dalla pelle mulatta, si è sentito rivolgere martedì sera mentre soccorreva una donna che si era appena sentita male in viale Gramsci a Grugliasco.
Sono le 19.30 e davanti al Bar ’10 e Lode’ si è formato un capannello di persone. Una signora si è sentita male all’improvviso e il giovane che era appena dietro di lei in compagnia di un’amica l’ha presa al volo per evitare che sbattesse la testa per terra.
Poi ha chiamato i soccorsi. “A scuola aveva fatto un corso di primo intervento e si è ricordato quelle prime nozioni e si è dato da fare per aiutare la donna”, spiega Katia, la mamma dell’adolescente a cui il figlio ha raccontato quello che gli era successo non appena è arrivato a casa
Il racconto della mamma
“Le ha alzato le gambe, quando ha iniziato a riprendersi le ha portato un bicchiere d’acqua – dice ancora la donna -. Poi quando è arrivata l’ambulanza si è visto avvicinare da un uomo, un passante che lo ha spintonato dicendogli di togliersi di mezzo”. Il ragazzino ha protestato. “Sto solo cercando di dare una mano”, ha detto allo sconosciuto. “Ma togliti – ha ribadito il passante – perchè non te ne torni al tuo Paese?”.
A quel punto il giovane si è allontanato dalla donna che stava soccorrendo, un po’ scosso. “Erano frasi senza motivo che mio figlio non si sarebbe meritato nemmeno se fosse stato beccato a fare qualcosa di male, ma lui stava aiutando. Anche la signora lo ha ringraziato quando si è sentita meglio”. Eppure la sua pelle scura è bastata a classificarlo come ‘indesiderato’.
Lo sfogo su Facebook
La mamma – che ha scritto un lungo post su Facebook ricevendo centinaia di messaggi di solidarietà – è sconfortata. “Mio figlio viene fermato per strada per essere controllato dalle forze dell’ordine perchè è mulatto e con i dread – racconta la mamma -. Da quando ha 3 anni gli capitano episodi simili. Un giorno tornò a casa da scuola chiedendomi qual era casa nostra visto che qualcuno gli aveva detto di tornare a casa sua. E sono anni che combatto per spiegargli che non c’è niente di diverso in lui e nella nostra famiglia”.
Ci sono stati giorni in cui mamma Katia si è sentita chiedere. “Mamma perchè non mi hai fatto bianco?”. E – assicura la donna – “per una mamma è un colpo al cuore. Lo è anche spiegare al proprio figlio che dovrà fare attenzione doppia in tutto quello che fa, dovrà imparare a non rispondere, per non incappare in controlli. Non voglio che mio figlio si senta in difetto, soprattutto se ha appena aiutato una persona in difficoltà “.
(da agenzie)
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