ABBORDAGGIO FLOTILLA IN ACQUE INTERNAZIONALI, IL GOVERNO SPAGNOLO DENUNCIA ISRAELE ALLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE: “VIOLATO DIRITTO INTERNAZIONALE”
L’ITALIETTA SOVRANISTA STA CON L’ILLEGALITA’ E TACE
Fernando Grande-Marlaska, il ministro dell’Interno spagnolo, ha annunciato che la Spagna farà denuncia alla Corte Penale Internazionale a fronte del violento abbordaggio messo in atto dall’Idf israeliano contro la Global Sumud Flotilla nella notte tra l’1 e il 2 ottobre scorsi.
Pochi giorni fa, il governo spagnolo ha annunciato una serie di misure punitive contro Israele. Fra le iniziative previste figurano un embargo sulle armi, il divieto di transito nei porti e nello spazio aereo spagnolo per navi o aerei che trasportano materiali bellici destinati all’esercito israeliano, e la negazione dell’ingresso in Spagna per chi è ritenuto coinvolto direttamente nelle operazioni contro Gaza
Le azioni compiute dalle autorità israeliane contro le 40 imbarcazioni in rotta verso la Striscia, per portare aiuti umanitari, non passano.
Diversi sono stati i contraccolpi alla risposta israeliana contro una flottiglia che non solo navigava in acque internazionali ma che giungeva con intenti pacifisti, per soccorrere i civili palestinesi.
Anzitutto quella di Istanbul, dove l’ufficio del procuratore capo ha avviato un’indagine sulla detenzione dei cittadini turchi arrestati. Poi lo strappo dei vincoli diplomatici tra Israele e la
Colombia, voluto da Petro ordinando l’espulsione dell’intera delegazione israeliana dal territorio nazionale.
Oggi anche la Spagna si accoda alla lista di Paesi pronti a prendere provvedimenti. “Qualsiasi attacco contro persone in acque internazionali costituisce una privazione della libertà e una violazione del diritto nazionale ed internazionale” ha comunicato il ministro spagnolo Grande-Marlaska annunciando che il Paese adotterà misure conseguenti, presso la CPI, agli eventi della flottiglia. Dopotutto, gli stessi attivisti spagnoli hanno denunciato di aver subito maltrattamenti e violazioni di diritto, accuse che si sommano e trovano conferma tra le decine di persone, membri dell’equipaggio, che hanno segnalato simili iniquità. Le testimonianze infatti raccontano di terribili condizioni di detenzione, no cibo, no acqua, diritti fondamentali calpestati. “Sotto il sole, legati e in ginocchio” ha dichiarato la Ong israeliana Adalah quale rappresentante legale dei 331 attivisti. E ancora: violenze, minacce, molestie, atti di svilimento e vergogna pubblica come quelli subiti da Greta Thunberg, trascinata a terra e costretta a baciare la bandiera israeliana, secondo quanto riferito dal giornalista-testimone turco Ersin Celik.
(da Giornale d’Italia)
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