ALFANO PROMOSSO DA MAGGIORDOMO A SEGRETARIO: GLI EX AN SCONTENTI SI RITROVANO COME 4 AMICI AL BAR CIAMPINI
DOPO AVER SFASCIATO IL MONDO GIOVANILE, AVER PERSO CREDIBILITA’ CON LA PARENTOPOLI ROMANA, ESSERSI PRESO BACCHETTATE PERSINO DA RICCARDO MUTI, L’EX SOCIALE ALEMANNO HA RIUNITO AL BAR L’EX FIDANZATA SALTAMARINI, L’INQUISITO LANDOLFI E POCHI ALTRI SOPRAVVISSUTI …NE E’ USCITO UN DOCUMENTO RIVOLUZIONARIO: “MAI PIU’ PARLAMENTARI NOMINATI”: FORSE SOLO RACCOMANDATI ?
Arrivano alla spicciolata Mario Landolfi, Barbara Saltamartini, Paola Frassinetti, tra gli altri.
E poi il sindaco di Roma. Da lui nemmeno un’ora prima è arrivata la nota più stonata dell’Alfano day.
Alemanno ha interpretato il ruolo di chi ha detto “il re è nudo”, evidenziando come il consiglio nazionale del Pdl altro non sia stato che una kermesse priva di alcuna partitura diversa da quella decisa a piacimento da Berlusconi.
E del resto era sua l’eredità politica che i convenuti a Via della Conciliazione erano chiamati ad accettare.
Solo che il presunto de cuius, politicamente parlando, non si sentiva affatto finito ed Alfano, che essendo stato suo assistente è abituato a capirne anche i sospiri, se ne è reso subito conto correndo ai ripari e rassicurandolo sul fatto che sarà comunque lui, il Cavaliere, il candidato a premier del 2013.
Come se fosse davvero Angelino il leader in grado di incoronare Silvio.
Avrebbero ragione gli scontenti se non fosse che per anni la cosa gli è andata a fagiolo e ha permesso loro di posare le natiche su ben retribuite poltrone.
Quel che è peggio è che costoro hanno voluto dare in passato anche una patina ideologica alla loro corrente, come sedicenti appartenenti al gruppo della destra sociale, elaborando teorie disattese e avendo come prassi quella di rimanere stretti osservanti della politica dei berluscones.
In realtà la nomina di Angelino Jolie a segretario è solo un passaggio che è servito a superare lo schema del 70-30 e annegare gli ex An ( si vedranno tutti a Mirabello tra qualche settimana per contarsi) dentro il Pdl.
E per liquidare il triumvirato dei coordinatori, soprattutto La Russa.
Come? Con un’improvvisa correzione apportata nella notte alla norma statutaria approvata in mattinata (non a caso ha tanto insistito per la votazione l’unico dei tre coordinatori che manterrà un ruolo centrale, Denis Verdini) in base alla quale il segretario del Pdl “può avvalersi dei tre coordinatori”.
Nella prima versione, quella proposta da La Russa, c’era invece scritto un ben più vincolante “si avvale”.
Da ieri gli ex An sono l’opposizione interna al partito.
Una garanzia, se l’opposizione interna la faranno loro, che Berlusconi possa restare al suo posto per altri 10 anni.
Leave a Reply