ANZIANO MUORE DI COVID AL SAN CAMILLO DI ROMA, GLI RUBANO LA FEDE E PERSINO VESTITI ED OCCHIALI
NON E’ UN CASO ISOLATO, ERA GIA’ SUCCESSO AD OTTOBRE… ALLO SQUALLORE UMANO NON C’E’ RIMEDIO
Gli sciacalli del Covid non si fermano. Non quelli per le mascherine a prezzi gonfiati o altro ma quelli che una volta morto, nel passaggio dal lettino alla camera mortuaria, ti tolgono di dosso perfino i vestiti.
Era successo a ottobre, con le prime due vittime in Ciociaria spogliate delle fedi all’ospedale Spaziani di Frosinone.
Stavolta è toccato a un 68enne di Fondi, ricoverato in rianimazione all’ospedale San Camillo di Roma e deceduto, dopo aver lottato invano contro il virus, il 14 dicembre scorso.
Quando la figlia ha chiesto alla struttura ospedaliera di poter riavere la fede nuziale e i pochi beni che il padre aveva con sè si è sentita rispondere che di quegli oggetti non c’era traccia. Tutto sparito. Vestiti e occhiali compresi.
La storia è ricostruita da Repubblica. “Faccia una denuncia contro ignoti per appropriazione indebita”, hanno detto alla donna dal San Camillo, specificandole anche che quella sparizione potrebbe appunto essere opera di sciacalli, entrati in azione durante il trasporto della salma dal reparto di rianimazione alla camera mortuaria.
La signora si è quindi rivolta ai carabinieri denunciando l’accaduto. Una vicenda analoga a quella avvenuta a Frosinone, dove è stata denunciata la scomparsa delle fedi di un’anziana di 79 anni, che poco tempo prima, sempre a causa del Covid, aveva perso il marito.
Ma del resto — ricorda il quotidiano — ad approfittare del virus sono anche i cosiddetti topi d’appartamento. Sempre in provincia di Frosinone infatti, a Ferentino, durante il funerale di una delle vittime del virus, i ladri hanno svaligiato l’abitazione dell’uomo. “Non ci posso credere — scrisse uno dei figli sui social — No, non pensavo proprio che potessero esistere persone così, senza un cuore, senza un’anima”.
(da agenzie)
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