BANKITALIA, IL DEBITO PUBBLICO SALE A MARZO A 3.034 MILIARDI
IL GOVERNO SOVRANISTA RAGGIUNGE UN ALTRO RECORD
Il debito pubblico italiano tocca un nuovo record a marzo: è aumentato di 9,5 miliardi rispetto al mese precedente, salendo a 3.033,9 miliardi. Lo rende noto Bankitalia precisando che il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (23,7 miliardi) ha più che compensato la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (13,9 miliardi, a 62,2) e l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (-0,2 miliardi).
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 9,6 miliardi, mentre quello delle amministrazioni locali è diminuito di 0,1 miliardi, sottolinea la Banca d’Italia. Il debito degli enti di previdenza è rimasto invece sostanzialmente stabile. La vita media residua del debito – immutata rispetto al mese precedente – è risultata pari a 7,9 anni.
La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è diminuita al 20,5 per cento (dal 20,8 del mese precedente). A febbraio (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) la percentuale del debito detenuta dai non residenti è aumentata al 31,9 per cento (dal 31,4 dello scorso gennaio), mentre quella detenuta dagli altri
residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) è aumentata al 14,3 per cento (dal 14,2 del mese precedente).
A marzo le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 38,1 miliardi, in aumento del 2,8 per cento (1,0 miliardo) rispetto al corrispondente mese del 2024. Lo rende noto Bankitalia nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”. Nei primi tre mesi del 2025 le entrate tributarie sono state pari a 128,1 miliardi, in aumento del 4,2 per cento (5,1 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
(da agenzie)
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