BELSITO ASSOLTO ANCHE IN APPELLO: NON HA DANNEGGIATO L’IMMAGINE DELLA LEGA
IL PARTITO DI SALVINI AVEVA CHIESTO 500.000 EURO DI RISARCIMENTO
Nessun danno di immagine per la Lega. E’ quanto deciso dai giudici della corte di Appello di Genova nel processo d’Appello contro Francesco Belsito e tre imprenditori nel quale il Carroccio ha chiesto un risarcimento da 500 mila euro all’ex tesoriere perchè secondo i legali del partito dopo il deflagrare dell’inchiesta sui fondi della Lega, nella quale era rimasto coinvolto Belsito, ci sarebbe stata una perdita di consenso elettorale nel 2011 e 2013. I giudici hanno assolto Belsito.
Secondo gli avvocati del Carroccio, fra il 2011 e il 2013, quando scoppiò il caso, il partito patì un danno di immagine che fece precipitare i consensi della Lega: in particolare nelle elezioni amministrative del 2011 e nelle politiche del 2013 la Lega precipitò all’8 e poi al 4 per cento.
Per la verità Belsito e gli altri imputati in primo grado, professionIsti e manager – Romolo Girardelli, Stefano Bonet e Stefano Lombardelli – sono stati assolti dal tribunale di Genova perchè “il fatto non sussiste”.
Non erano, come sosteneva l’accusa, una associazione a delinquere fra il 2008 e il 2013 in grado di offrire consulenze tecnologiche fasulle per grandi gruppi industriali in cambio di sgravi fiscali.
Il pubblico ministero non aveva impugnato la sentenza di assoluzione, ma la Lega ha insistito nella sua richiesta di risarcimento danni che però è stata bocciata anche in Corte d’Appello.
Una posizione quella della Lega di Salvini diametralmente opposta a quella presa nel 2014, quando nei processi culminati con la caccia ai 49 milioni Salvini prese una decisione clamorosa, ritirando la richiesta di costituzione di parte civile, quindi di “vittima” delle operazioni di Bossi e Belsito.
(da agenzie)
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