BERLUSCONI CAMBIERA’ I PANNOLONI AGLI ANZIANI ?
LO STATO MAGGIORE PDL STA VALUTANDO LE VARIE IPOTESI DI AFFIDAMENTO AI SERVIZI SOCIALI IN CASO DI CONDANNA: ANNI AZZURRI, MENSA CARITAS O CASA DELLA FANCIULLA?
Il Pdl ha deciso: qualche giorno di pausa nei lavori parlamentari per decidere il da farsi e valutare le varie proposte di resistenza alla sentenza della Cassazione prevista per il 30 luglio.
Pare sfumata l’ipotesi di un ritiro sull’Aventino, dopo che Daniela Santanchè ha scoperto che sull’Aventino non ci sono estetisti all’altezza: “Si potrebbe fare Parioli, o al limite Forte dei Marmi?”.
La minaccia di “fare la resistenza” ventilata da Sandro Bondi non ha trovato adesioni: il progetto di partire per la montagna e organizzare brigate partigiane è subito naufragato , essendo gli hotel quattro stelle delle Dolomiti praticamente al completo. Secondo indiscrezioni, invece, pare che la pausa di riflessione nei lavori parlamentari servirà agli esponenti del Pdl per valutare le diverse ipotesi di affidamento ai servizi sociali del loro capo.
Dal primo agosto, infatti, Berlusconi potrebbe godere di una pena alternativa al carcere, appunto l’affidamento a strutture caritatevoli non a fini di lucro.
“Aiutare chi è rimasto indietro”, recitava un vecchio slogan pubblicitario di Forza Italia.
Ecco, finalmente il leader del Pdl sarà chiamato a dare l’esempio.
Casa di riposo Anni Azzurri.
L’avvocato Ghedini ha subito definito “spropositata e fuori luogo” una pena alternativa che consista nel cambiare pannoloni a vecchi ottuagenari.
“Il mio assistito non ci sa fare con gli anziani — ha detto — guardate come sono finiti Mubarak e Gheddafi di cui era molto amico!”.
Un impiego al pianobar della struttura sarebbe più indicato, sempre che si insegni ai centenari ricoverati a fare il trenino anche con la flebo attaccata.
Mense della Caritas. Sono questi i ristoranti “sempre pieni” di cui parlava Berlusconi. Ma questa volta è l’avvocato Longo a impuntarsi: “Il mio cliente non sopporta gran parte degli ingredienti utilizzati da queste strutture, come aglio e spezie varie, a questo punto meglio il carcere”.
Non che Berlusconi abbia qualcosa in contrario a organizzare cene, si mormora a Palazzo Grazioli, ma è anche una questione economica: far travestire da Ronaldinho o Boccassini tutti gli indigenti che frequentano la Caritas sarebbe oneroso.
Il collegio di difesa del capo del Pdl, in stretto contatto con le più alte cariche del partito, ha comunque fatto sapere di essere disponibile all’affidamento ai servizi sociali e ha avanzato qualche proposta. “Ci sarebbe la Casa della Fanciulla”, suggerisce Cicchitto.
Si tratta di una struttura benemerita che si incarica di aiutare ragazze in difficoltà , magari pagando loro l’affitto, facendo qualche bonifico mensile, mettendole in contatto con l’avvocato Spinelli.
“Tutte cose che Berlusconi ha già fatto, sarebbe una buona soluzione”. Ma non perfetta, come sottolinea Emilio Fede: “Struttura benemerita, per carità , ma anche lì c’è un problema di età media: alcune ospiti arrivano a 25-26 anni, decisamente anziane per gli standard del nostro presidente”.
Non restano che le strutture per la cura e il recupero delle dipendenze.
Si pensi ad esempio al reinserimento nella vita civile degli ex clienti del Billionaire, gente che non ha dimestichezza con il lavoro manuale, a parte aprire lo champagne con la scimitarra.
“In ogni caso — sottolineano le colombe del Pdl — è umiliante dover cercare una soluzione per un uomo tanto generoso, che ha più volte detto di voler andare in Africa a costruire ospedali per bambini”.
Lascia intendere Ghedini: “L’impegno umanitario in Africa potrebbe essere una soluzione. Si potrebbe partire da Hammamet, e poi vedere come evolve la situazione”.
Alessandro Robecchi
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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