BERLUSCONI DA SANTORO CONVINCE I MODERATI. A VOTARE PER MONTI
“NESSUNA RESPONSABILITA’ PER LA CRISI, NEL 2009 RISTORANTI PIENI, L’IMU SIAMO STATI COSTRETTI A VOTARLA”… ALLA FINE SULLE CAUSE DI DIFFAMAZIONE CON TRAVAGLIO CADE LA MASCHERA RASSICURANTE DEL CAVALIERE CHE SCATENA LA RISSA
Prima le strette di mano con Michele Santoro e Marco Travaglio. Poi Granada, la famosa canzone cantata dagli altri da Claudio Villa.
Inizia così l’attesa puntata di «Servizio Pubblico», in onda su La7 con ospite Silvio Berlusconi che scende nell’«arena nemica».
Non mancheranno i momenti di tensione con Santoro e Berlusconi che quasi vengono alle mani sulle cause di diffamazione a Travaglio.
Ma tanti sono anche i siparietti.
Uno su tutti quello sulle scuole serali, che diventerà un vero e proprio tormentone della serata.
ACUSTICA E IMPRESA
L’avvio è faticoso. Partono le prime scintille. Tra i due c’è uno scambio di battute sull’acustica in studio. «Non sento, c’è un rimbombo… Sono diventato anche sordo, colpa dell’età », dice il Cavaliere.
E Santoro replica: «Segua il labiale». E il Cavaliere: «Benissimo cercherò di sforzarmi».
Ma i problemi di audio proseguono, è lo stesso Santoro a comunicarlo e quindi viene mandata in onda la pubblicità .
Intanto nel pubblico si siede anche l’attrice Isabella Ferrari.
I RISTORANTI PIENI DEL 2009?
A pausa finita, finalmente, arriva la prima domanda sulla crisi di Giulia Innocenzi, investita con Luisella Costamagna del compito di intervistare il Cavaliere: «Non ho nessuna responsabilità per la crisi. I ristoranti nel 2009 erano pieni, era difficile prenotare un aereo», risponde Berlusconi riprendendo la sua dichiarazione del 4 novembre 2011 a Cannes, dopo il G20. C’è confusione sulle date.
«La recessione è stata internazionale, gestita male dal governo dei Professori.
Poi sempre sul governo dei tecnici: «I professori sono stati sordi a ogni nostro intervento e hanno determinato questa situazione di crisi, diciamocelo chiaro si erano tutti montati la testa.
L’IMU E LE SERALI
Poi Luisella Costamagna chiede al Cavaliere di rispondere all’operazione memoria sull’Imu.
A tenere i tempi delle risposte è il giornalista Sandro Ruotolo. «L’Imu doveva comprendere tutte le imposte locali, doveva colpire gli immobili ad eccezione della prima casa, che consideriamo sacra» ma «non potevamo assumerci la colpa di far cadere il governo, un disastro dopo avergli votato la fiducia». Santoro gli contesta la risposta. È la prima polemica tra i due: «Facile parlare per lei davanti a una telecamera…».
Ma il diverbio rientra subito tra battute e frecciatine sulle scuole serali che Santoro avrebbe frequentato, al contrario di lui, il Cavaliere, che ha «studiato all’università ». Un tormentone che ritornerà durante tutta la serata.
LIRE O EURO A VERONICA?
Non manca poi un accenno alla vicenda degli alimenti alla ex moglie Veronica Lario. Dopo aver annunciato, ospite da Lilli Gruber, che la cifra da corrispondere per la separazione ammontava a 200 mila euro al giorno e non a 100, Berlusconi torna sui suoi passi e dice: «Mi sono sbagliato, sono 100, io ragiono in lire».
E via di nuovo con le battute «Santoro siamo da lei o da Zelig?», chiede Berlusconi a Michele Santoro.
E il conduttore: «Lei è molto più Zelig di me…».
ARRIVA TRAVAGLIO, SPALLUCCE E APPUNTI
Ed è sulle donne di Silvio che interviene per la prima volta Marco Travaglio. Mentre il giornalista gli ricorda che per le sue ragazze paga 105 mila euro al mese, il Cavaliere fa spallucce.
Intanto però prende qualche appunto per replicare meglio. Quella delle donne è la prima parte della “congiura”.
Si passa alla «congiura di Monti».
Travaglio gli ricorda le prime dichiarazioni in cui parlava «di una crisi, la peggiore del ’29». E di una continuità tra il suo esecutivo e quello del Professore.
Ma il Cavaliere non cede e grida: «Non ha sentito Monti che nella conferenza stampa prima di Natale ha detto che se uno toglie l’Imu sulla prima casa è un pazzo e dopo un anno bisogna rimetterla doppia? Era una testa dura da convincere e non siamo riusciti a convincerlo».
LA MERKEL CHE ASPETTA?
Altro momento di ilarità quando Santoro mostra a Berlusconi la registrazione della Merkel che lo aspetta, spazientita, a un vertice Nato mentre lui è parla al cellulare. «Lei, Santoro, si sta scavando la fossa. Ero al telefono con Erdogan», ricorda il Cavaliere che minimizza.
«La Merkel non era spazientita, era contenta».
TREMONTI E LA LETTERINA A TRAVAGLIO
In un video Santoro mostra a Berlusconi la ricostruzione della crisi fatta da Tremonti.
La replica? « La realtà è che abbiamo ricevuto una lettera dalla Bce firmata da Trichet, tutto il resto sono cose che non hanno alcun fondamento, sono cose che non corrispondono alla realtà . Non è che se una cosa la dice Tremonti è per forza vera».
Poi è di nuovo il momento di Travaglio, e il Cavaliere svela il contenuto dei fogli tenuti in mano per tutta la puntata: «E’ una letterina per lei, Travaglio». Berlusconi risponde alla “requisitoria” del giornalista sui suoi rapporti con la mafia, dopo essersi scambiato di posto con Travaglio.
E non manca l’ironia: «Caro Travaglio, io ho fatto la sua fortuna, sono il suo core business».
LA RISSA FURIOSA
Dopo le battute, la situazione si surriscalda.
È la rissa televisiva. Salgono i toni.
Petto contro petto Santoro e Berlusconi quasi si toccano, come a sfiorare lo scontro fisico.
Sull’elenco delle cause di diffamazione contro Travaglio elencate da Berlusconi, Santoro si infuria, grida, si rifiuta di stringere la mano al Cavaliere. «Lei non sta rispettando gli accordi presi, i suoi hanno chiesto di non entrare nel merito dei processi», perde il controllo il conduttore.
Intanto Berlusconi si scambia di nuovo posto con Travaglio ma prima di sedersi pulisce la sedia con un fazzoletto.
È uno degli ultimi momenti topici di una serata che in parte delude le aspettative di chi pensava a un Berlusconi show.
A chiudere, come da tradizione, è Vauro con le sue vignette.
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