BERLUSCONI IN PIAZZA TRA POCHI INTIMI: “CHE FIGURACCIA”
DENTIERE GRATIS, PENSIONI A MILLE EURO, NIENTE PIU’ TICKET E PURE UNA NUOVA MONETA DA AFFIANCARE ALL’EURO
Il nuovo “bomber Salvini” è “uno che ha risposto al telefono a Radio Padania per dieci anni”, Renzi “è bravo e simpatico, diciamo la verità : ci piace” ma guida “un governo da colpo di Stato”; infine “Grillo che è stanchino, povero ha lavorato così tanto”.
Insomma anche “se gli avvocati consigliano all’unico leader politico di stare zitto per non finire ai domiciliari lui ha deciso che basta così, che il Paese ha bisogno di lui e quindi si è detto ‘rischio’, è tornato in piazza e oggi è qui con voi”.
Silvio Berlusconi si autoannuncia così, parlando di sè in terza persona, dal palchetto approntato alle spalle di uno stand di Forza Italia in piazza San Fedele, la più piccola di Milano, incastrata dietro Palazzo Marino.
Per riempirla bastano cinquecento persone, ieri era per metà vuota.
Tanto che Berlusconi arriva alle 16:30, con un’ora di ritardo, e i pochi vertici di Forza Italia puntuali fanno a gara per non salire sul palco.
“Troppa poca gente, che figura faccio”, lamenta l’ex ministro Mariastella Gelmini. Poi è arrivato lui, Silvio. Circondato dagli uomini della scorta, ha parlato per un’oretta.
Il target scelto è quello di Cesano Boscone: anziani e pensionati. A loro le promesse elettorali: “Implantologia dentale gratuita, esenzioni ticket sanitarie e altre facilitazioni per chi ha lavorato una vita”.
Ancora: “Esenzione dei gabelli sulle successioni, delle tasse sulle case, pensioni minime a mille euro”.
Poi le ricette per rilanciare l’economia, nella giornata No tax organizzata da Forza Italia.
“Sei mesi di compravendita delle case senza pagare alcuna imposta”, creazione di una aliquota unica “del 20% per tutti”, infine il vecchio pallino del contante: “Il limite deve essere almeno portato ai livelli degli altri Paesi europei, non possiamo rimanere a 999 euro, è una follia, arrivano miliardari da tutto il mondo in Italia e non possono spendere liberamente perchè vengono schedati: viviamo in uno Stato di polizia tributaria”.
E lancia “una moneta da affiancare all’euro”. Al netto di proclami e promesse il problema però rimane il consenso. Berlusconi lo sa bene.
Così smentisce di aver incoronato Salvini leader del centrodestra: “L’ho chiamato per fargli i complimenti per il risultato in Emilia ma il leader c’è ed è qui davanti a voi”, dice. “Sappiamo che ci sono 6 milioni di italiani che non votano perchè in campo non c’è più quel signore che si chiama Berlusconi, per questo ho deciso di dire torno”. Forza Italia rimane “il partito di riferimento dei moderati” ma “c’è bisogno di una rifondazione e vi chiedo di andare anche porta a porta per convincere i vostri amici, i conoscenti: ditegli che Berlusconi c’è, raccontagli quello che abbiamo fatto e quale è il nostro programma”.
Dopo un’oretta gli uomini della scorta lo circondano e lo fanno scendere dal palco per accompagnarlo al corteo di tre macchine che lo aspetta.
A poche centinaia di metri da qui, in piazza del Duomo, il 13 dicembre 2009 Berlusconi venne colpito con una statuetta.
E da allora è la prima volta che l’ex Cavaliere torna in piazza in centro per un comizio. Ma non c’è più la folla di un tempo e non è più il Berlusconi in guerra elettorale.
Fino a febbraio i toni rimarranno bassi, poi, una volta scontata la pena alternativa ai servizi sociali al centro anziani di Cesano Boscone, Berlusconi promette di tornare. “Consideratemi già in campo: io non vi lascio soli”.
Certo, aggiunge, “se i giudici la smetteranno di fare politica e tentare di fermarmi”. Perchè Berlusconi, come dicono a Milano, “l’è semper lu”.
Davide Vecchi
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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