BERLUSCONI TOLGA IL DISTURBO E SI FACCIA CURARE: DANNI A DESTRA NE HA FATTI FIN TROPPI
UN PARTITO PADRONALE, UNA CLASSE DIRIGENTE CHE AVEVA IN GRAN PARTE LE PEZZE AL CULO O CHE IL CULO LO MOSTRAVA PER FARE CARRIERA, UNA POLITICA AFFARISTICA, UNA DILAGANTE CORRUZIONE E L’ASSOLUTA MANCANZA DI VALORI: QUESTO IL PRODOTTO DI ANNI DI BERLUSCONISMO… RISPETTO AL RESTO D’EUROPA, L’ITALIA HA PERSO L’OCCASIONE DI COLTIVARE UNA DESTRA MODERNA E PLURALISTA PER ANDARE DIETRO A PUTTANIERI E RAZZISTI
Mentre l’Italia civile è travolta dai dettagli bunghisti che emergono dagli atti e dalle intercettazioni della Procura di Milano, l’elettore di destra assiste sconcertato alle prese di posizione di chi dovrebbe rappresentarli.
C’è un premier che, asserragliato nel bunker con un manipolo di servi che ha tolto dalla strada e che gli devono pertanto più riconoscenza di Ruby, essendo in gran parte dei profughi e dei rifugiati politici della vecchia Dc e del Psi sottratti all’accattonaggio molesto, continua a recitare la parte del perseguitato politico, invece che recarsi da un buon pschiatra come aveva giustamente consigliato la ex moglie Veronica.
Di fronte a testimonianze convergenti, persino di un prefetto, sulle serate di Arcore, il premier continua a sostenere la tesi dei giudici comunisti complottisti.
Diamo per un attimo credito a questa tesi: se anche fosse, sapendo che non aspettano altro per incastrarti, quale politico o uomo di buon senso sarebbe stato così presuntuoso o coglione da farsi beccare con una minorenne o a gestire festini di quel genere?
Persino i killer seriali, quando sanno di essere incalzati dagli investigatori, talvolta rinunciano alle loro abitudine per qualche anno.
Ma la colpa non è tutta del premier che pensava di poter gestire il governo come un consiglio di amministrazione di Mediaset: lui che comanda, gli altri che eseguono. Con la differenza che di Tv Silvio era competente, di politica non capisce una mazza, come ha ampiamente dimostrato, gestendo otto degli ultimi dieci anni di governo del nostro Paese.
E’ responsabile anche la classe dirigente del Pdl, prona ai suoi imput farseschi: un partito senza democrazia interna, dove chi dissente viene cacciato e dove i parlamentari vengono scelti tra chi è prono a 90 gradi e tra chi deve gratitudine eterna a Silvio perchè aveva politicamente (e non solo) le pezze al culo.
Nonchè tra chi il culo (e non solo) lo ha mostrato nei tempi e nei modi adeguati.
Mai una critica, mai una obiezione che potesse migliorare il partito, solo faide interne, correnti e corsa all’acchiappo dei posti e delle relative remunerazioni.
Bei tempi quando i partiti avevano le correnti, almeno c’era talvolta una motivazione di linea politica, di diversa visione del partito e della società .
Allora magari si discuteva per lunghe serate se era giusta una posizione del partito su un problema, ora non si riunisce più nessuno e si commentano sole le tette svolazzanti della igenista mentale, casualmente consigliera regionale del Pdl, addetta al reclutamento di ninfette in carriera ed esibite ad Arcore sotto il travestimento da poliziotta sexy.
Immaginare un Cameron, un Sarkozy, una Merkel in uno scandalo del genere porterebbe tanti elettori borghesi del Pdl a invocarne le immediate dimissioni. Se si trattasse di Zapatero o Prodi per costoro non basterebbe neanche la impiccagione del reo.
E qui veniamo al principale imputato: un certo tipo di elettore di centrodestra che da anni accetta tutto, subisce tutto, si tappa il naso su tre narici, ma alla fine vota Berlusconi (o peggio Bossi).
Se questo elettore lo avesse a tempo debito preso a schiaffi, forse oggi le cose sarebbero diverse.
Invece sta ancora a cantare “meno male che Silvio c’è”, a parlare di magistratura comunista, a far finta di credere a tutte le palle che gli raccontano.
Invece che dare una scossa e raddrizzare la barca, ha finito, con il suo servilismo, per ampliare la falla a bordo.
Senza capire che senza valori, etica, socialità , rispetto dell’unità nazionale e dei più deboli, legalità , rispetto delle istituzioni non ci si può neanche definire di destra.
L’Italia vive una anomalia in cui si fa passare per governo di destra una coalizione affaristico-razzista che di destra non ha nulla.
Serve definirla tale solo a chi carpisce così i voti di un elettorato non di sinistra e che dopo 15 anni di rincoglionimento pensa che la destra sia questa.
Ecco perchè riteniamo che Berlusconi abbia pesanti responsabilità nell’aver bloccato per almeno un decennio la crescita della destra italiana, complice un elettorato cieco e sordo.
Ecco perchè ci auguriamo che tolga presto il disturbo e restituisca una speranza alla destra nel nostro Paese.
Una destra che con Cosentino, mafiosi, corrotti, affaristi, arrivisti, veline e puttane in libera uscita non vuole avere nulla a che fare.
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