BOOM DI IMMIGRATI ITALIANI IN GRAN BRETAGNA: 57.000 IN UN ANNO, + 37%
IL DATO SI RIFERISCE A QUELL REGOLARI CHE HANNO OTTENUTO IL “NATIONAL INSURANCE NUMBER”, INDISPENSABILE PER LAVORARE… PER IL MINISTRO INGLESE SONO “CIFRE DELUDENTI”
La Gran Bretagna è diventata la “terra promessa” degli italiani che decidono di lasciare il Belpaese.
Con la sua economia cresciuta del 2,6% su base annua, rappresenta sempre più il sogno di chi sceglie di partire.
Per la prima volta quest’anno gli italiani sono al secondo posto tra gli stranieri in arrivo, con un incremento del 37%.
I connazionali arrivati a Londra e dintorni in cerca di lavoro tra il 2014 ed il 2015 sono stati 57.600 contro i 42.000 dei 12 mesi precedenti.
La notizia è pubblicata dal quotidiano conservatore Daily Telegraph, che anticipa i dati di quanti si sono registrati ufficialmente ed hanno ottenuto il ‘National Insurance number’ (l’equivalente del nostro codice fiscale) indispensabile per poter lavorare.
Il saldo migratorio nel Regno Unito ha raggiunto, come rileva l’Istituto di Statistica, “il massimo storico” su dodici mesi (da marzo 2014 a marzo 2015), pari a 329mila persone, superando il precedente record di 320mila raggiunto tra giugno 2004 e giugno 2005.
Tra marzo 2014 e marzo 2015, 636mila persone sono entrate legalmente nel Regno Unito, mentre ne sono partite 307.000.
Queste cifre sono “molto deludenti”, ha commentato James Brokenshire, Segretario di Stato all’immigrazione. Cinque anni fa il governo conservatore di David Cameron aveva promesso di limitare la crescita netta di immigrati regolari a qualche migliaio l’anno.
La Gran Bretagna – già intervenuta con durezza sugli immigrati di Calais – prepara misure sempre più severe nei confronti degli immigrati irregolari.
Secondo il Times, il governo privatizzerà il servizio di espulsione e rimpatrio (“Escorting and Travel Service”) di quanti saranno sorpresi a non avere i titoli necessari per restare.
Secondo il quotidiano britannico, l’appalto delle espulsioni durerà 5 anni.
Londra prevede di spendere solo quest’anno 500 milioni di sterline (682 di euro) per riportare a casa le migliaia di richiedenti asilo, ai quali la domanda è stata respinta, e i clandestini ‘tout court’.
La somma include 200 milioni che saranno spesi in biglietti aerei.
Tra quanti saranno rimandati al paese d’origine, gli stranieri detenuti che hanno terminato di scontare le pene cui sono stati condannati e i lavoratori i cui visti sono scaduti.
(da “la Repubblica”)
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