CHE VALORE HA LA MINACCIA DI GRILLO DI FAR PAGARE LA PENALE DI 250.000 EURO A CHI ABBANDONA IL M5S
ATTO INUTILE E INCOSTITUZIONALE…I PRECEDENTI DELL’IDV….SE POI GRILLO VUOLE DESTINARE 250.000 AI TERREMOTATI PUO’ SEMPRE FARLO DI TASCA SUA, VISTO CHE SE LO PUO’ PERMETTERE
Questa mattina Marco Affronte, eurodeputato del MoVimento Cinque Stelle, ha annunciato che lascerà il gruppo dei grillini per confluire nei Verdi.
Affronte sarà così il primo europarlamentare eletto col M5S a lasciare la delegazione grillina a Bruxelles dopo il tentativo fallito di aderire al gruppo ALDE e la successivo decisione di restare nella formazione euroscettica guidata da Nigel Farage.
Oggi pomeriggio il Capo Politico del MoVimento, Beppe Grillo, ha pubblicato un post sul blog per annunciare l’intenzione di rivalersi nei confronti di Affronte sulla base del contratto firmato dagli europarlamentari che prevede il pagamento di una penale da 250mila prevista per i deputati che non rispettano il Codice di Comportamento.
Come venne fatto anche per i candidati del MoVimento che si sono presentati alle amministrative di Roma e hanno dovuto sottoscrivere una specie di contratto che prevede il pagamento di una penale da 150mila euro anche gli eurodeputati avevano sottoscritto un simile accordo che, nelle intenzioni di Grillo e Casaleggio, avrebbe dovuto che gli eletti una volta arrivati all’Europarlamento decidessero di cambiare partito proprio come accade da sempre nella politica italiana.
Anche Affronte ha firmato il Codice di Comportamento e quindi ora che se ne vuole andare Grillo passa all’attacco chiedendo il pagamento della sanzione da 250mila euro che — fa sapere — verranno poi utilizzati per aiutare i terremotati di Marche e Umbria.
Più facile a dirsi che a farsi visto che la penale per i “traditori” viene considerata addirittura incostituzionale da Cesare Mirabelli, ex presidente della Corte Costituzionale.
Ma soprattutto si tratta di una misura, già sperimentata dall’Italia dei Valori diversi anni fa che una volta in tribunale si è rivelata essere completamente inutile.
In pratica l’IdV non è mai riuscita ad ottenere un euro dai loro eletti che — pur avendo firmato il patto — avevevano successivamente deciso di cambiare casacca.
Sulla questione di un’eventuale battaglia legale nei confronti di Affronte o di altri europarlamentari che decidessero di lasciare il M5S dopo il fallimento delle trattative con ALDE e il ritorno nel gruppo EFDD assieme a Nigel Farage si è espresso anche Lorenzo Borrè, l’avvocato che patrocinando la causa degli espulsi a Napoli ha costretto il MoVimento a dotarsi di un nuovo statuto e di un nuovo regolamento. Secondo Borrè l’idea della multa non è «nient’altro che uno spauracchio, nei fatti inapplicabile poichè vige la piena indipendenza degli eletti in Parlamento, in Italia come a Bruxelles la clausola penale inserita nel codice di comportamento degli europarlamentari grillini è incompatibile col principio di indipendenza e autonomia degli eletti, ed è in contrasto con l’assenza di vincolo di mandato prevista nel Parlamento Europeo così come dalla nostra Costituzione».
Del resto è assai probabile che prima di decidere di entrare nei Verdi Affronte abbia valutato l’eventualità di essere portato in tribunale per il pagamento della penale. Affronte ha infatti dichiarato alle agenzie di stampa che “il foglio” (così chiama il Codice di Comportamento) vale meno della carta straccia.€
Ad ogni modo anche se sarà difficile riscuotere, se Beppe però vorrà dare lo stesso 250mila euro ai terremotati mettendoli di tasca sua nessuno si offenderebbe.
(da “NextQuotidiano”)
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