CONTRATTO STATALI, ACCORDO RAGGIUNTO TRA GOVERNO E SINDACATI
PRIMO AUMENTO DOPO SETTE ANNI
È stato siglato da sindacati e governo l’accordo quadro sul contratto dei lavoratori del pubblico impiego.
L’intesa, che mancava da sette anni, è stata raggiunta dopo circa otto ore di riunione. Sul punto più importante, quello delll’aumento, la formula trovata nell’intesa è quella di un incremento “non inferiore a 85 euro mensili medi”.
Una soluzione che si avvicina alla proposta formulata dal governo, che indicava un aumento medio di 85 euro. “Dopo sette anni #lavoltabuona per i dipendenti pubblici. Riconoscere il merito, scommettere sulla qualità dei servizi #passodopopasso”, ha scritto il premier Renzi su Twitter.
Inoltre il governo si è impegnato a trovare una soluzione per non penalizzare i lavoratori che percepiscono il bonus di 80 euro e che rischiano di perderlo con l’incremento salariale.
Nella contrattazione dovranno essere riviste le scale parametrali in modo da non penalizzare chi percepisce gli 80 euro di bonus fiscale. “Un anno fa questo accordo ce lo sognavamo, ora è la realtà “, ha commentato il segretario della Uil Carmelo Barbagallo.
“Nuove regole per nuovi contratti – commenta Giovanni Faverin, segretario generale della Cisl Fp – è il cambio di passo che volevamo e che abbiamo ottenuto grazie alla mobilitazione coraggiosa e determinata di milioni di lavoratori pubblici. Abbiamo firmato un accordo sul pubblico impiego per una nuova stagione dei servizi pubblici, con i lavoratori per i cittadini. La maratona del lavoro pubblico continua”.
Cgil, Cisl e Uil, rileva il sindacato di Corso Italia, con le rispettive categorie di settore, e il Governo hanno condiviso le linee guida “che dovranno sovrintendere l’apertura delle trattative per il rinnovo dei contratti di lavoro nelle pubbliche amministrazioni. Dopo sette anni di blocco della contrattazione si interviene correggendo le norme introdotte dalla legge Brunetta e dalla buona scuola che limitavano la contrattazione ridandole ruolo e titolarità “.
Con questo accordo, rileva la Cgil, “si ripristina un sistema di relazioni sindacali in tutti i settori basato sulla partecipazione di lavoratori e sindacati all’organizzazione e alle condizioni di lavoro, alla valorizzazione professionale, che supera la pratica degli atti unilaterali”.
Di particolare valore, aggiunge, “la garanzia assunta dal governo di rinnovare i contratti dei lavoratori precari assunti dalle pubbliche amministrazioni in scadenza e l’impegno a superare con apposite norme il precariato all’interno della Legge quadro che dovrà essere prossimamente varata. Importante è anche l’introduzione nel settore pubblico di welfare contrattuale con misure che integrano le prestazioni pubbliche.Le soluzioni salariali indicate nelle linee guida fanno riferimento a un aumento contrattuale di 85 euro medie mensili per il triennio 2016-2018. Si è, inoltre, convenuto di trovare una soluzione che tuteli le retribuzioni dei lavoratori garantendo che gli aumenti contrattuali abbiano efficacia per tutti senza che possano incidere sul bonus degli 80 euro”.
(da agenzie)
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