DA DESTRA DICIAMO: BASTA STUPIDE CENSURE AD “ANNO ZERO†E “REPORTâ€
POVERA QUELLA DEMOCRAZIA DOVE SI HA PAURA DELLE IDEE E SI CENSURA L’OPPOSIZIONE, INVECE CHE MANIFESTARE L’ORGOGLIO NELLE PROPRIE TESI… SI DIA SPAZIO ANCHE ALLE MINORANZE NON RAPPRESENTATE IN PARLAMENTO, INVECE CHE LOTTIZZARE.….E UN DOMANI ANCHE LA SINISTRA FACCIA ALTRETTANTO
Prima lo spostamento di “Ballarò” per permettere al premier di “celebrare” la consegna ai terremotati delle casette della Provincia di Trento, poi la questione di “Report” in cui sullo staff della Gabbianelli viene fatta gravare la spada di Damocle della mancata copertura legale che la Rai non intende garantire, esponendo così i giornalisti direttamente a potenziali querele.
Ora siamo arrivati alla vigilia del ritorno di “Anno Zero”, la trasmissione di Santoro, e volano gli stracci.
L’azienda continua a rinviare la firma del contratto a Travaglio e Santoro dichiara che senza di lui non andrà in onda.
Ieri il conduttore ha riassunto tutti gli ostacoli che gli sono stati posti dalla direzione Rai nelle scorse settimane: contratti firmati solo una settimana fa, troupe al completo solo due giorni fa in un programma dove è rilevante l’inchiesta filmata, spot apparsi solo negli ultimi giorni.
Santoro vede nel boicottaggio alla sua creatura un “tentativo di normalizzazione” dei programmi sgraditi al governo”.
Il direttore di rete riesce a peggiorare la situazione adducendo come scusa il fatto che “Santoro ha chiesto delle troupe particolari e degli operatori esterni” e si becca gli urlacci del conduttore: “Sei un bugiardo, querelami se vuoi”.
Il povero Liofredi precisa subito “Nessuna querela” e sta zitto quando Santoro gli ricorda “Le troupe le abbiamo avute ieri”.
Questa la sceneggiata della conferenza stampa di presentazione di ieri di una trasmissione che non si da se andrà in onda, in un clima kafkiano.
Chiude Travaglio con un accomodante: “In Tv entrano assassini, stupratori e canari, nessuno mi ha spiegato cosa ho fatto di male, almeno aspettino che io faccia qualcosa”.
Facciamo una premessa: Anno Zero è un programma che ha sicuramente una grossa dose di faziosità e Travaglio parla come leggesse il Vangelo, senza che alcuno possa replicare, soprattutto gli assenti.
Il che non è il massimo della libera informazione, visto che il tutto lo si paga con il furto del canone Rai.
Si dà il caso però che lo stesso tipo di operazione venga condotta in modo anche peggiore dal TG1 che censura, manipola e fa vedere solo quello che pare al direttore filogovernativo.
Con la differenza che uno che vede “Anno Zero” sa già chi si trova di fronte, chi guarda il Tg1 vive ancora nella pia illusione di vedere un telegiornale indipendente.
Tanto per fare un esempio: tutta la vicenda escort baresi a Palazzo Grazioli è stata tagliata e i servizi sul terremoto sono peggio dei cinegiornali Luce ai tempi del Duce.
Se a questo si aggiunge la catena dei peana al governo che arrivano dalle reti Mediaset dopo la “normalizzazione” ed escludendo il TG2 che è il più obiettivo, ci chiediamo: dove sta la libera informazione?
E visto che non ci sta, che senso ha pretendere un alter ego di destra a Travaglio che lo contraddica, se poi la stessa cosa non si ha l’onestà di farla con Minzolin al Tg1?
Solo Travaglio o Santoro sono faziosi?
O anche nel centrodestra esiste una pletora di utili megafoni?
Aggiungiamo: vale la pena al Centrodestra far arrivare una parte del Paese a indire una manifestazione per la difesa della libertà di stampa?
Vale la pena beccarsi una censura dal Parlamento europeo che arriverà il 7 ottobre?
Vale la pena farsi sputtanare in tutto il mondo, visto i Nobel, i famosi artisti, scrittori, poeti, economisti, che hanno firmato l’appello contro il governo italiano, con ampi e negativi riflessi sulla stampa internazionale?
Se dovessimo ragionare solo in termini di “opportunità ”, già una persona intelligente avrebbe fatto tutto l’opposto, raddoppiando semmai gli appuntamenti settimanali di Anno Zero, invece che ostacolarne l’esordio.
Ma noi guardiamo la cosa da “Destra vera”, quella che ha subito per decenni censure dalla sinistra e diciamo semplicemente ” Mai più per nessuno”.
Mai più censure alle opposizioni, che anzi devono avere maggiore spazio, anche quelle non rappresentate in Parlamento, mai più un potere che oscuri una minoranza, mai più giornalisti servi che nascondono la verità .
Una democrazia è come una grande orchestra che vive grazie alla molteplicità dei suoni: più musicisti si ascoltano e maggiormente si apprezzano e approfondiscono i brani suonati.
Quella che è maggioranza oggi sarà opposizione domani e sentiremo le stesse litanie: diciamo tutti basta.
Cerchiamo di crescere anche in Italia, non avendo paura delle altrui idee.
Chi ha l’orgoglio e crede nelle proprie non teme quelle degli altri, si confronta e cerca di spiegare la fondatezza delle sue.
Se è intelligente fa come Sarkozy che si è circondato anche di uomini di idee opposte come collaboratori.
Se è convinto delle proprie e ha le palle deve fare solo una cosa: chiamare Santoro e chiedergli di partecipare a una sua trasmissione, con facoltà anche a Travaglio di fargli le domande che desidera porgli.
Solo contro tutti, ma con la forza di chi sa che non ha nulla da nascondere, ma solo un’ideale per cui lottare.
Questo è comportarsi da uomo di destra e cambiare il Paese.
Tutto il resto è solo misera cronaca.
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