EXPO’, FERMATI TRE SORDOMUTI: SCAMBIATI PER BLACK BLOC
LA GAFFE AI TORNELLI: INDOSSAVANO MAGLIETTE NERE A SOSTEGNO DEI DISABILI
Si fa presto a ridere di certe scene, se uno non ci è dentro.
Per esempio quella di un uomo in divisa che all’ingresso dell’Expo ferma tre che hanno addosso una maglietta che lui forse ritiene da black bloc, e loro gli parlano a gesti che lui non capisce, e alla fine gli sequestra le magliette.
Nè poteva capirli, quei gesti. Perchè gesti di sordomuti.
Le cui magliette lì all’Expo parlavano appunto di quello.
È successo ieri all’ingresso Triulza.
Protagonisti un arzillo 75enne napoletano, Giovan Giuseppe Nasti, e due coniugi coreani suoi amici. Tutti sordi.
Una categoria la cui associazione, l’Ente nazionale sordi, ha già protestato con l’Expo più volte lamentando la mancanza di una segnaletica adeguata al loro problema.
Per questo, ormai da tempo, hanno prodotto una maglietta in due versioni – bianca e nera – con la scritta «No Deaf? No Expo», niente sordi niente Expo.
La presidente di Ens Lombardia, Mara Paola Domini, sottolinea che a decine erano già entrati in Expo indossandola.
Sempre senza problemi, fino a ieri. Quando i tre vengono fermati, identificati, richiesti di togliersi le magliette.
Che alla fine, per non correre rischio che poi le rimettessero, sono state loro sequestrate.
Ma forse gli è andata anche bene: «I miei amici coreani – racconterà il povero Nasti – temevano di essere arrestati».
Paolo Foschini
(da “il Corriere della Sera”)
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