FINI E’ ALLERGICO ALLA LIGURIA E METTE CAPOLISTA UN POLLINA QUALSIASI
BOCCIATO NAN DA BONDI PER LE QUATTRO LEGISLATURE ALLE SPALLE, INVECE CHE DARE SPAZIO AI GIOVANI, FINI SCEGLIE COME CAPOLISTA IN LIGURIA IL COORDINATORE REGIONALE DELLA TOSCANA CHE NESSUNO CONOSCE
La lista di Futuro e Libertà che verrà ufficializzata nelle prossime ore riserva una sorpresa: dopo il presidente nazionale Gianfranco Fini, il numero due è stato assegnato al coordinatore regionale della Toscana Angelo Pollina che da Poggibonsi ha la visuale ideale per rappresentare gli interessi e i problemi della Liguria.
Originario di Caccamo, residente in Toscana, Pollina (classe 1959) ha un passato nel sindacato bancari, poi entra nella Dc e quindi nel 2000 aderisce a Forza Italia e viene eletto in Regione Toscana dal 2000 al 2010.
Non confermato, nell’ottobre 2010 entra quindi in Futuro e Libertà e ne diventa subito, su imput di Bocchino, il coordinatore regionale.
“Liguria Futurista” prende atto che questa scelta penalizzerà l’esito elettorale di Futuro e Libertà nella nostra Regione in quanto è assurdo che un partito a parole “futurista”, giovane, innovatore, movimentista e meritocratico debba ricercare un candidato altrove.
Fini ha dimostrato di essere allergico alla nostra regione, penalizzando i suoi aderenti e militanti da Ventimiglia a Sarzana, non proponendo neanche un esterno che fosse almeno deputato uscente, ma un personaggio che in Liguria nessuno conosce, avulso dalla realtà economica e produttiva della nostra Regione.
Liguria Futurista si compiace che sia stato applicato il codice Bondi, voluto da Monti, sul cumulo di legislature alle spalle, bloccando il vecchio notabilato, ma ritiene indicativo della ipocrisia dei vertici del partito il non aver neanche ascoltato e preso in considerazione la nostra proposta di una lista tutta under 30 con capolista una giovane donna realmente “futurista”.
Al richiamo ai giovani, ai valori etici, ai principi di meritocrazia, in Fli non corrisponde alcuna prassi operativa in tal senso.
Proprio perchè in Liguria era improbabile l’elezione di un deputato, poteva essere l’occasione per dare spazio e voce ai giovani, estranei alle lotte intestine sul nulla, e puntare sui contenuti.
Si è preferito un prodotto di importazione, mortificando il territorio e segnando la fine politica di Fli.
Il non aver neanche ascoltato la nostra proposta peserà sull’esito elettorale e sulla coscienza di una classe dirigente “vecchia dentro”, incapace di andare oltre le beghe personali, i veti incrociati, la vecchia politica e di volare alto.
Certamente la riscossa della Liguria non può partire da Poggibonsi.
LIGURIA FUTURISTA
Ufficio di presidenza
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