FINI: “MI ASSUMO LA RESPONSABILITA’ DELLA SCONFITTA”, MA RESTA AL SUO POSTO
LA DIREZIONE NAZIONALE DISCUTE QUATTRO ORE E NON SI DIMETTE NESSUNO
In direzione nazionale di Fli, Fini ha detto che “non è oggi che si può decidere se sciogliere o non sciogliere Fli, che serve “una seria riflessione” e ha chiesto ai futuristi quale sia “il progetto politico con cui ripartire”.
Fini si interroga: “Dove deve andare Fli, dato che è fuori dal Parlamento? Non si tratta di gettare la spugna nè basta un semplice maquillage, ma occorre tempo per capire dove si vuole andare”.
Quindi sembra considerare conclusa l’esperienza di Fli.
O l’ennesimo nuovo partito oppure la definitiva “fusione” con Mario Monti: il Professore, nei giorni scorsi, ha lasciato intendere di voler strutturare la sua Lista Civica come un vero e proprio partito, dove a questo punto i futuristi potrebbero confluire
Parlando della debacle elettorale Fini ha affermato di “non voler sentire che la colpa del risultato elettorale sia di questo o di quello”.
L’ex presidente di Montecitorio si è assunto in prima persona ogni responsabilità per come sono andate le cose. “Non servono capri espiatori e puntare il dito su quest’uomo e su quello o quest’errore organizzativo. Non basta per spiegare un risultato che è stato, alla fine, una catastrofe”.
Poi ha aggiunto: “Non sono un uomo per tutte le stagioni, c’è stata una traversata nel deserto che non è stata ripagata dagli elettori, e che dunque ha fallito”.
Insomma nessuno si è dimesso, nessuno ha fatto un passo indietro, ancora ci si interroga sul progetto politico e sulla strada da seguire.
Chi si aspettava una decisione in un senso o nell’altro è andato deluso, si continua a galleggiare senza idee e senza coraggio, senza riferimenti e strategia.
In attesa delle amministrative di maggio e della soluzione fondi ex An.
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