FRATELLI D’ITALIA CONTRO SALVINI: “LA PIANTI DI ESSERE L’UOMO SOLO AL COMANDO”
MELONI: “OCCORRE MAGGIORE GIOCO DI SQUADRA, SIAMO UNA REALTA’ ETEROGENEA”… “IN EMILIA-ROMAGNA AVREMMO FATTO SCELTE DIVERSE, CI HANNO IMPOSTO LA BORGONZONI E CE NE SIAMO STATI. ORA IN PUGLIA E NELLE MARCHE SALVINI FACCIA ALTRETTANTO CON I NOMI CHE ABBIAMO INDICATO NOI”
Dopo la sconfitta in Emilia, Fratelli d’Italia vuole lo scalpo di Matteo Salvini. Non lo dice apertamente (d’altronde, la Lega è ancora il primo partito in Italia), ma l’insoddisfazione c’è, specie per i metodi: Salvini è stato troppo accentratore, ha fatto una campagna elettorale da protagonista, oscurando completamente Lucia Borgonzoni (che infatti ha preso meno voti della coalizione di centro-destra).
Tutti elementi che a FdI non piacciono: “Penso che non ci sia una volontà specifica di Salvini di non collaborare, probabilmente è la sua modalità di svolgere l’attività politica che lo distoglie dal programmare momenti di partecipazione, di condivisione delle decisioni a livello di coalizione. Noi auspichiamo che ci sia maggiore condivisione, siamo repubblicani, non monarchici, preferiamo che ci sia sempre un confronto e si possano programmare dei percorsi insieme. Bisogna collaudarsi meglio. Nessuno vuole interpretare questa stagione nella logica dell’uomo solo al comando” ha detto Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera ed esponente di Fdi ai microfoni di Radio Cusano Campus.
E alla luce di queste considerazioni si guarda al futuro, più precisamente alla Puglia, dove a Fratelli d’Italia è stato promesso un candidato, Raffaele Fitto.
Giorgia Meloni, non dubita della parola di Salvini: “Se c’è una lezione che possiamo trarre (dalla sconfitta in Emilia Romagna, ndr) è che sicuramente può essere utile un maggiore gioco di squadra. Siamo una realtà eterogenea, è bene farlo vedere. Dare l’impressione che ci sia un solo partito in campo non sviluppa al meglio la nostra grande potenzialità . Una maggiore condivisione aiuta sempre, la polarizzazione sul singolo offre molti alibi agli avversari.
Per la corsa in Emilia Romagna “noi avevamo fatto delle proposte diverse, ma poi abbiamo detto sì alla Borgonzoni, ci siamo assunti la responsabilità di sostenerla, ci siamo battuti pancia a terra perchè vincesse. Non recriminiamo”, dice Meloni che sottolinea: “Come lo abbiamo fatto noi, siamo certi lo faranno anche gli altri alle prossime Regionali, in Puglia e nelle Marche dove abbiamo indicato Fitto e Acquaroli”.
Quanto alla possibilità che la Lega ora rivendichi la Puglia per sè, “sono schermaglie locali. Io sono una donna di destra, per me la parola è sacra”
(da agenzie)
Leave a Reply