GIORGIA, MA CHI PAGA? PER LA PARTITA DI QUALIFICAZIONE PER I MONDIALI TRA ITALIA E ISRAELE, CHE SI GIOCHERÀ A UDINE IL 14 OTTOBRE, IL VIMINALE HA PREDISPOSTO UN MASSICCIO PIANO DI SICUREZZA
LA SQUADRA DELLO STATO EBRAICO SARÀ PRELEVATA ALL’AEROPORTO E SCORTATA FINO A UNA STRUTTURA “TOP SECRET” … VENDUTI FINORA APPENA SEIMILA BIGLIETTI. FUORI DALLO STADIO SONO ATTESI ALMENO DIECIMILA PRO PAL… SECONDO AVS “IL GOVERNO ITALIANO HA AUTORIZZATO IL MOSSAD AD AGIRE A UDINE”
Udine si prepara a ospitare, martedì prossimo 14 ottobre, la sfida di qualificazione ai Mondiali tra Italia e Israele, ma l’attesa ha assunto da giorni contorni che vanno ben oltre il calcio. La partita si giocherà in un clima di forte tensione, tra paure legate all’ordine pubblico, polemiche politiche e una prevendita fiacca che rischia di trasformare il Friuli in uno stadio semivuoto.
La data cade a pochi giorni dal secondo anniversario dell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023: un ricordo ancora vivo che ha riacceso le preoccupazioni per la sicurezza in tutto il Paese.
Per la squadra di Israele è previsto un alloggio «blindato»: la comitiva sarà prelevata all’aeroporto di Ronchi dei Legionari e scortata fino a una struttura top secret, con vigilanza h24 fino all’attimo in cui lascerà l’Italia. Il Viminale ha predisposto un massiccio piano di sicurezza. Udine sarà completamente presidiata da forze dell’ordine e reparti speciali.
Il prefetto ha annunciato controlli capillari lungo le principali vie d’accesso alla città e nei pressi dello stadio Friuli–Dacia Arena,
dove sono attese circa 6 mila persone sugli spalti e almeno 10 mila all’esterno, tra manifestanti, curiosi e forze di sicurezza.
Sono previsti check-point mobili, zone rosse e un piano straordinario di vigilanza su stazioni, parcheggi, aree sensibili e luoghi simbolici della comunità ebraica locale.
Il clima è stato ulteriormente surriscaldato dall’annuncio di presidi e cortei di gruppi pro-palestinesi: il Comitato per la Palestina ha già convocato un presidio per mercoledì 8 ottobre davanti alla Prefettura, mentre per il giorno della partita è previsto un corteo che, secondo le stime, potrebbe superare le seimila persone.
Intanto, sul fronte politico è esplosa una dura polemica. Alcuni esponenti di Alleanza Verdi e Sinistra hanno denunciato presunti accordi tra il Governo e i servizi di sicurezza israeliani: «Il Governo italiano ha autorizzato il Mossad ad agire a Udine. Chiediamo quale mandato sia stato concesso, in quali casi sarebbero autorizzati a intervenire», hanno affermato Andrea Di Lenardo e Serena Pellegrino.
Le dichiarazioni hanno alimentato il dibattito, in serata è arrivata la smentita del Dipartimento di Pubblica Sicurezza: «Non è prevista alcuna presenza di servizi di intelligence stranieri a Udine per la partita».
Anche Marco Grimaldi (Avs) ha parlato di «decisione politicamente irresponsabile», accusando il Governo Meloni di «appaltare la sicurezza a un servizio segreto estero». La
Comunità ebraica ha espresso forte preoccupazione per il clima
(da agenzie)
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