GLI ORECCHIONI DELLA PAPI GIRL: “CHIEDI A BERLUSCONI SE VUOLE CHE METTO LE CIMICI AI FINIANI”
IL PADRE DI BARBARA GUERRA PROPOSE AL PREMIER, TRAMITE LA FIGLIA, DI METTERE UNA CIMICE NELLA SEDE DI FUTURO E LIBERTA’ A MILANO… “MI HA DETTO CHE FORSE E’ MEGLIO DI NO, HA PAURA CHE SE POI ESCE QUALCOSA…MA MI HA CHIESTO DOVE E’ LA SEDE”
C’è anche la proposta fatta a Silvio Berlusconi di mettere una microspia nelle sede milanese di Futuro e Libertà nelle intercettazioni depositate dai pm di Milano.
E’ l’idea, che non ha avuto seguito in quanto il capo del Governo ha ritenuto “meglio non farlo”, di Innocenzo Guerra, padre della show girl Barbara, una delle ragazze ospiti delle serate ad Arcore.
L’uomo, impegnato nei lavori di risistemazione dei locali della sede di Fli in via Terraggio (inaugurati ufficialmente lo scorso 24 gennaio), e che definisce “tana dei cospiratori”, l’11 gennaio, parlando all’ora di cena al telefono con la figlia le dice: “Io gli volevo proporre se vuole mettere una microspia (ride)…” . Poco più avanti: “io..c’ho le chiavi io dell’ufficio (…) ieri è venuto anche il senatore Valditara”.
La figlia: “e si può fare?”. Il padre le ripete: “io c’ho le chiavi”.
La show girl: ‘allora glielo dico sub… cacchiarola. Non e’ qui sennò cazzo andavamo a casa sua subito”.
Innocenzo Guerra: “annuisce. Perchè già ieri parlava di La Russa questo qui, io son stato dentro 10 minuti…”.
E ancora: “eran dentro in sei che parlavano: ‘allora ti devi occupare dei palazzinari perche’ dobbiamo tirare fuori i 200.000 appartamenti della gente che gli manca la casà (…) Sto senatore parlava così adesso La Russa non ho capito cosa diceva di La Russa”.
Barbara Guerra riferisce, poi, al padre di aver cercato di contattare il premier: “ho detto di chiamarmi subito, m’ha richiamato poi alle quattro, ho chiamato alle due alle quattro m’ha richiamato…”.
Il padre: “E tu digli cheee… (…) che mio papà non è abituato a queste cose qui, perchè, ma però, gli devi dire, per l’amore e il rispetto che (…) che ho nei suoi confronti, se gli interessa si può fare”.
Barbara: (con tono di voce bassa) “eee glielo dico, adesso appena mi richiama (…) ee sì. Dai, facciamo così, adesso lo presso per un’ora intera gli dico, ma si libera perchè domani c’è una cosa da fare gli dico”.
Il padre: “eee, almeno sente le puttanate che dicono e di quello che fanno”.
L’uomo spiega alla figlia che “dopodomani arriva il camion con i mobili” e che il locale “domani è ancora vuoto, se lui ha una persona che può farlo (…) io c’ho le chiavi”.
Barbara: “e mo lo chiamo di nuovo, tanto che ore sono finirà sta cazzo di riunione”. Il padre: “eee, digli, è proprio la tana del…”.
Barbara: “del lupo”. Padre: “dei cospiratori”.
Poco dopo, in un’altra telefonata intercettata, Barbara dice al padre di aver “appena parlato” con Berlusconi che le ha detto ”’cheeee..mm. per … forse è meglio non farlo, però vuole sapere dove è la sede….”.
Il padre quasi al termine della conversazione: “mmm e perchè non è da fare?”, Barbara: “ee boh… Forse ha paura che se esce qualcosa”.
Durissima la presa di posizione del Fli dopo aver appreso della proposta fatta al premier di mettere microspie nella sede del partito: ” veramente impensabile che lo scontro politico possa raggiungere livelli così bassi al punto tale da ipotizzare pedinamenti e istallazioni di cimici all’interno delle sedi di partito”.dice il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino.
“Una ‘proposta’ che condanniamo con forza e che ci conferma la bassezza del livello della contrapposizione politica che dovrebbe fermarsi al confronto sui programmi”, conclude Bocchino.
Ha aggiunto il sen. Valditara: “Si sono intrufolati mentre parlavamo dell’inchiesta sull’affittopoli milanese che stavamo preparando e che ha proseguito Barbara Ciabò. Ci hanno sentito mentre parlavamo di appartamenti concessi a prezzo di favore e lo riferiscono. E’ impensabile che un capo d governo neanche si indigni, oggi vado in Procura a fare denuncia”
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