GREEN PASS, IL GOVERNO VALUTA LA PROROGA OLTRE I SEI MESI PER CHI HA FATTO LA TERZA DOSE
NUOVE REGOLE PER I VIAGGI NEI PAESI UE
Dal 1 febbraio, in Italia la scadenza di tutti i Green Pass sarà ridotta da nove a sei mesi, ma il governo già si interroga su quella che al momento sembra l’inevitabile proroga delle certificazioni verdi per chi ha fatto il booster.
La somministrazione delle terze dosi in Italia è iniziata ai primi di ottobre e quindi, con la scadenza a sei mesi, i Green Pass saranno validi solo fino a marzo.
Cosa accadrà dopo se non sarà prevista – come appare probabile – una quarta dose?
Di certo, chi ha fatto la terza dose non potrà rimanere senza Pass. Dunque l’ipotesi al vaglio dei tecnici del ministero della Salute è quella di prevedere una proroga della certificazione per chi è coperto da tre dosi.
Una condizione in cui si trovano già diversi turisti stranieri che hanno fatto la terza dose ad agosto o a settembre e si trovano nell’impossibilità di venire in Italia dove la loro certificazione viene considerata scaduta nonostante non sia possibile rinnovarla con una quarta dose.
Proprio per facilitare i viaggi e il settore del turismo, l’Italia potrebbe non rinnovare l’ordinanza del ministero della Salute ( in scadenza il 31 gennaio) che prevede l’obbligatorietà di un tampone negativo per entrare in Italia anche a chi è in possesso di un Super Green Pass.
Una ordinanza firmata in concomitanza con la diffusione dal Sudafrica della variante Omicron ma che sembra ormai ininfluente visto che Omicron è predominante anche in Italia.
Per altro la Ue sta vagliando nuove norme, uguali per tutti i Paesi europei, per gli spostamenti interni con l’invito a non tenere conto ( come fanno alcuni Paesi) del variare della mappa dei contagi dell’Ecdc: dunque per spostarsi in Europa sarà sufficiente avere un Green Pass, valido 9 mesi, da vaccino, da guarigione o da tampone.
In questo caso, però, se fatto con test antigenico la durata del Green Pass sarebbe di sole 24 ore e non più 48 ore.
(da agenzie)
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