IL FALLIMENTO DELLE POLITICHE DELL’IDIOTA DELLA CASA BIANCA PERMETTE A XI JINPING DI APPARECCHIARE AL SUMMIT DI TIANJIN LEADER DI UN NUOVO ORDINE MONDIALE E DI SFERRARE UN ATTACCO CONTRO L’OCCIDENTE DENUNCIANDO UNA “MENTALITÀ DA GUERRA FREDDA” E “ATTI DI INTIMIDAZIONE”
DETTO DA UNO CHE SI PREPARA A INVADERE TAIWAN, RICATTA I PAESI AFRICANI CON LA VIA DELLA SETA, E STERMINA I MUSULMANI DELLO XINJIANG, FA RIDERE… L’INDIA, PIUTTOSTO DI INCHINARSI AGLI ORDINI DI WASHINGTON SI ACCOMODA NELLO SHOW DI XI
Parte da Tianjin l’ultimo attacco contro l’Occidente. Il presidente cinese Xi Jinping ha denunciato la «mentalità da Guerra Fredda» e gli «atti di intimidazione» e proposto di promuovere una «governance globale più giusta e ragionevole… in un nuovo periodo di tumultuosi cambiamenti».
Una visione condivisa dall’alleato russo Vladimir Putin che ha accusato l’Occidente di aver provocato il conflitto in Ucraina.
Si è chiuso così il vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, Sco, il più grande dalla sua fondazione nel 2002, che ha riunito nella città portuale settentrionale i capi di Stato e di governo di 10 Stati membri e 16 Paesi osservatori e “partner di dialogo” a cui da ieri si è aggiunto anche il Laos.
Tra loro anche l’iraniano Masoud Pezeshkian, il turco Recep Tayyip Erdogan, il bielorusso Aleksandr Lukashenko, nonché il premier indiano Narendra Modi alla sua prima visita in Cina in sette anni.
Un contrappeso alla Nato, così viene spesso descritta l’Organizzazione che rappresenta quasi la metà della popolazione mondiale e il 23,5% del Pil mondiale.
Un nuovo modello di «vero multilateralismo» che dia priorità al sud del mondo contro «l’egemonismo e la politica della potenza», l’ha invece definita Xi che col vertice di Tianjin ha lanciato la sua sfida all’egemonia degli Stati Uniti sullo sfondo degli sconvolgimenti causati dai dazi introdotti da Donald Trump e dai conflitti in Ucraina e Gaza.
«I compiti di sicurezza e sviluppo che gli Stati membri devono affrontare sono diventati ancora più impegnativi», ha osservato Xi esortando i partner a «opporsi alla mentalità da guerra fredda, al confronto tra blocchi e al bullismo» e a «sostenere il sistema internazionale che ha al centro le Nazioni Unite e il sistema commerciale multilaterale che ha al centro l’Organizzazione mondiale del commercio».
Nel tentativo di ampliare il raggio d’azione della Sco, il presidente cinese ha anche proposto di istituire una piattaforma internazionale per la cooperazione energetica e di accelerare la creazione di una Banca di sviluppo promettendo 2 miliardi di yuan (240 milioni di euro) in aiuti gratuiti quest’anno e 10 miliardi di yuan (1,2 milioni di euro) in prestiti nel prossimo triennio.
Ha anche annunciato di voler consentire ai Paesi Sco di utilizzare il sistema satellitare cinese BeiDou alternativo al sistema Gps controllato dagli Stati Uniti invitandoli a partecipare alla stazione di ricerca lunare cinese.
Xi ha infine auspicato rapporti «stabili e di vasta portata» con l’India, proprio mentre Trump sulla sua piattaforma Truth definiva «a senso unico» le relazioni commerciali con New Delhi. «Facciamo pochissimi affari con l’India, ma loro ne fanno enormi con noi. Ora si sono offerti di tagliare a zero i loro dazi, ma è tardi. Avrebbero dovuto farlo anni fa», ha scritto il leader della Casa Bianca a pochi giorni dall’introduzione di dazi statunitensi al 50% sui prodotti indiani.
Nella dichiarazione conclusiva congiunta, i leader della Sco hanno invece «condannato fermamente gli atti che hanno causato vittime civili» nella Striscia di Gaza e gli attacchi condotti da Israele e Stati Uniti in Iran lo scorso giugno, lanciando un appello per un «cessate il fuoco completo e duraturo e un accesso senza ostacoli agli aiuti umanitari» a Gaza.
Nessuna parola invece sull’Ucraina. La Sco ha anche chiesto alla comunità internazionale di sostenere la prospettiva «corretta» sulla Seconda guerra mondiale con la Cina che da mesi rivendica il suo ruolo, accanto a quello dell’Urss, nella sconfitta del Giappone e della Germania.
(da la Repubblica)
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