IL GIURISTA SCHIAVONE: “NON SI CAPISCE IN BASE A QUALE DOCUMENTO O LEGGE VENGA VIETATO LO SBARCO DEI MIGRANTI DELLA OPEN ARMS, SIAMO DI FRONTE A UNA VIOLAZIONE DELLE LEGGI”
“NON ESISTE ALCUN ATTO IN TAL SENSO, ANZI VIENE IGNORATA UNA SENTENZA ESECUTIVA URGENTE DEL TAR”
“Chi ha disposto il divieto allo sbarco dei migranti? Con quale atto? Sulla base di quale legge?”. Gianfranco Schiavone, vicepresidente dell’Associazione per gli studi giuridici sull’Immigrazione, delinea per la ong Open Arms uno scenario molto simile a quello della Diciotti di un anno fa.
Anche in quel caso, la catena di comando che aveva impedito alla nave della Guardia costiera di fare sbarcare i migranti — erano 137 e il porto era quello di Catania — mostrava delle incongruenze che aveva portato all’apertura di un’inchiesta e alla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Anche per la vicenda di Open Arms, la nave ong con a bordo 107 persone da giovedì ancorata a poche centinaia di metri da Lampedusa, mancano gli elementi e gli atti ufficiali che giustifichino lo stallo attuale.
“Alla nave non è stato notificato alcun provvedimento. Si tratta di un caso senza precedenti, in aperta violazione di una sentenza, chiaramente di natura politica”, spiega Schiavone.
Al momento indaga la procura di Agrigento, che ha aperto un’inchiesta contro ignoti per reati molto gravi, come sequestro di persona e violenza privata. Si tratta di un atto dovuto, avviato dopo il ricorso presentato dai legali di Open Arms.
Nei casi precedenti che vedevano come protagonisti le navi ong, la procura aveva sempre disposto un sequestro probatorio della nave, necessario a raccogliere elementi rilevanti per le indagini.
“In questo caso non è successo — dice Schiavone — anche perchè stavolta, a differenza delle altre, non si ipotizzano reati a carico dell’ong”.
(da “il Foglio”)
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