IL SINDACATO LEGHISTA DEI VIGILI DI ROMA CHE PARTECIPA ALLA MARCIA DEI NO MASK
ALMENO 200 I VIGILI CHE ADERIRANNO, UNO SCONCIO: QUELLI CHE DOVREBBERO MULTARE CHI NON HA A MASCHERINA MARCIANO PER NON USARE LA PROTEZIONE E INFETTARE IL PROSSIMO… IN UNO STATO SERIO SAREBBERO LICENZIATI IN 24 ORE
“Il Coordinamento Romano della UGL Polizia Locale e la Segreteria Provinciale di Roma della UGL Autonomie, aderiscono alla marcia di protesta contro l’obbligo delle mascherine negli spazi aperti, indetta per Sabato 10 Ottobre in Piazza San Giovanni a Roma”: è quanto affermano il Coordinatore Romano Marco Milani ed il Segretario Provinciale Sergio Fabrizi.
Insomma almeno 200 vigili a Roma parteciperanno alla manifestazione No Mask di sabato prossimo. E pensare che i controlli sull’uso della mascherina sono affidati alla polizia locale.
Viene da chiedersi con quanto rigore questi agenti — circa 200 quelli iscritti al sindacato, tocca capire se alla protesta aderiranno anche altri — metteranno in pratica, quando sono in servizio, quanto prescrivono le ultime norme anti-contagio, che nel Lazio sono più stringenti rispetto al dpcm appena sfornato da Palazzo Chigi: la mascherina all’aperto, a Roma e nelle altre province, va indossata sempre, non solo «in prossimità » di altre persone o se non si è accanto ai famosi congiunti.
E chi non lo fa, va multato. Dai vigili, tra gli altri
Il comandante dei pizzardoni, Stefano Napoli, contattato, non ha voluto commentare la sortita del sindacato nè l’adesione degli agenti dell’Ugl alla «marcia della liberazione da mascherine e distanziamento sociale».
Quello stesso distanziamento che le sue truppe dovrebbero far applicare, a suon di verbali per chi sgarra emette in pericolo sè stesso e gli altri. Eppure l’imbarazzo in Campidoglio, così come alla Municipale, è palpabile. Soprattutto perchè l’iniziativa rischia di gettare discredito sull’intero Corpo dei caschi bianchi, perfino su chi, proprio per far rispettare l’obbligo di mascherina, è stato preso a sberle nei rioni della movida più debosciata. Chissà cosa ne pensano adesso, quegli agenti, dei colleghi no-mask
(da “NextQuotidiano”)
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