IL VESCOVO NOSIGLIA AL FUNERALE DI BEAUTY: “LA PERSONA VIENE PRIMA DELLA LEGGE”
LA CERIMONIA PER LA DONNA NIGERIANA MORTA DOPO ESSERE STATA RESPINTA ALLA FRONTIERA FRANCESE
“Il dramma di Beauty ci rimanda a un mondo di valori fondamentali che non vanno dimenticati. Nel nostro mondo, che ci piace pensare civile e progredito, manca l’attenzione alla persona. Bisogna pensare prima alla persona che all’applicazione della legge. La legge non deve rendere schiavo, deve aiutare le persone nel cammino”, ha detto l’arcivescovo di Torino monsignor Cesare Nosiglia che nel santuario della Consolata ha officiato i funerali di Beauty, la donna nigeriana di 31 anni respinta al confine francese con il marito, gravemente ammalata e morta dopo aver dato alla luce il suo bambino.
In chiesa ci sono i rappresentanti della comunità nigeriana di Torino, i medici che si sono occupati della donna e del suo bambino in questi mesi e quelli che l’hanno soccorsa a Bardonecchia, l’assessora regionale Monica Cerutti e la sua collega in Comune Sonia Schellino.
Il marito di Beauty è in prima fila, circondato dai membri della comunità nigeriana. Ha chiesto una cerimonia raccolta senza la presenza di fotografi e telecamere e alla fine, fuori dalla chiesa, ha protestato per la loro presenza.
“Le parole sono ben poca cosa rispetto al dolore del marito – ha proseguito Nosiglia – Dalla morte di Beauty nasceranno frutti abbondanti per il suo bambino e tutti noi. La mancanza di una legge europea per 8 rifugiati rende ancora più drammatica la loro sorte. Ma la gara di solidarietà che ha risposto alle esigenze di questa famiglia da parte di tutti, città , ospedale, la diocesi è stata bellissima. Sono orgoglioso di questa città “. In chiesa risuona spesso la musica e i canti cristiani suonati dalla comunità africana che ha portato in chiesa gli strumenti.
“Sono orgoglioso dell’Italia che ha accolto questa famiglia e ha dato a Destiny un permesso di soggiorno. L’Europa non può essere solo una comunità economica ma deve essere una comunità di uomini. La Francia dovrebbe rivedere le sue regole di accoglienza”, ha commentato monsignor Cesare Nosiglia.
La storia di Beauty e Destiny aveva commosso l’Italia. La coppia aveva tentato l’ingresso in Francia a bordo di un bus ma era stata respinta perchè l’uomo, 33 anni nigeriano, non aveva i documenti. La donna aveva un permesso di soggiorno, forse avrebbe potuto passare, ma aveva scelto di restare con il marito.
Beauty era malata in fase terminale quando gli uomini della gendarmeria francese l’avevano fermata al confine e riportata alla stazione di Bardonecchia. Erano stati i volontari che operano nella saletta vicino alla stazione di Bardonecchia a soccorrerla e a chiamare un’ambulanza. Beauty era incinta e il suo bambino è nato il 15 marzo al Sant’Anna di Torino: i medici sono riusciti a salvare il figlio ma non la mamma: troppo gravi le sue condizioni. Per oltre un mese l’hanno tenuta in vita per permetterle di portare avanti la gravidanza
Israel, suo figlio, è ancora ricoverato nel reparto di neonatologia del Sant’Anna. Cresce e i medici sono ottimisti.
La mamma ora sarà sepolta nei loculi dell’Opera Pia Barolo.
(da agenzie)
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