INCOMPATIBILI: NOVE MINISTRI HANNO INTERESSI IN AZIENDE PRIVATE
TRE MESI DI TEMPO PER CHIARIRE CON L’ANTITRUST
“Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e nove dei 18 ministri hanno collegamenti con aziende private”. Ad indagare sugli interessi dei membri del governo è Openpolis insieme all’Agenzia di stampa Agi, prendendo in considerazione “sia gli incarichi aziendali che le partecipazioni aziendali”.
Alla fine, viene fuori che il premier siede in due consigli di amministrazione: quello della GHMS Venezia Spa come consigliere.
Questa società fa parte del gruppo pugliese Marseglia che possiede nella città lagunare il Grande Hotel Mulino Stucky.
L’altra presenza è nella “La peninsulare compagnia generale di assicurazione Spa” come consigliere di sorveglianza”. Presenze, che è stato fatto notare non figuravano nel famoso e ricchissimo curriculum del premier.
Per una sorta di par condicio, anche i due vicepremier e uomini forti del governo hanno qualche piccolo interesse da dichiarare. Anche se di tipo diverso Luigi Di Maio è socio al 50 per cento della Adima Srl che si occupa di detersivi, ma in cui, non esercita alcun ruolo.
Presenza che risulta dalla sua dichiarazione patrimoniale.
Matteo Salvini, invece è presidente della onlus Cancro primo aiuto, di cui è presidente onorario un altro ministro: Lorenzo Fontana.
Alberto Bonisoli, ministro della Cultura, ha invece interessi in tre società : la Most Consult Srl dove è presidente del Cda e proprietario al 75: nella Most S.A.S di Lucia veleva e C, dove è socio accomodante; la Nuova Accademia Srl dove siede nel Cda come consigliere.
Giulia Bongiorno, ministro per la Pubblica amministrazione, invece siede nel prestigioso Cda della Juventus calcio e in quello della Cerved Spa.
Enzo Moavero Milanese, ministro degli Esteri, è socio al 50 per cento della Gerundo Società a responsabilità limitata.
Elisabetta Trenta, ministra della Difesa, è invece nel comitato direttivo del Consortium for research on intelligence and security service, mentre Giovanni Tria, titolare dell’Economia siede nel Fondazione universitaria Ceis-Economia Tor Vergata. Adesso i nove membri del governo hanno 30 giorni di tempo dalla nomina per dichiarare alle Antitrust eventuali situazioni di incompatibilità .
Poi, nello spazio di tre mesi dal giuramento dovranno comunicare tutte le attività patrimoniali e partecipazioni azionarie; anche per coniugi e parenti entro il secondo grado.
Tutto previsto dalla legge in vigore sul falso in bilancio, quella che porta il nome di Franco Frattini, varata in epoca berlusconiana che come unico effetto costrinse il leader di Forza Italia a lasciare la presidenza del Milan.
Per la legge era infatti solo “il mero proprietario” della galassia Mediaset e quindi non esisteva conflitto di interessi.
Alcuni dei ministri in carica hanno anche una fitta rete di contatti con fondazioni e “pensatoi”. E visto i loro trascorsi e curriculum non stupisce più di tanto. Savona fa parte di quattro organismi: è nel comitato esecutivo dell’Aspen institute, è presidente della Fondazione Ugo La Malfa, siede nel consiglio scientifico della Fondazione Icsa e fa parte della fondazione Iustus di Giulio Tremonti.
Anche Moavero Milanesi fa parte del comitato esecutivo dell’Aspen institute. Tria lo si ritrova nella Fondazione dedicata a Bettino Craxi, in Magna Carta, il pensatoio del centrodestra diretto dal senatore di Idea Gaetano Quagliariello e nella fondazione di Tremonti. Insomma, un intreccio che dovrebbe far venire un po’ i brividi ai “complottisti” che gridano sui social network contro il gruppo di Bilderberg.
Il rapporto Openpolis-Agi si occupa anche di altri aspetti interessanti del neonato governo.
(da agenzie).
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