INFAMIE SENZA FINE, SOLDATI ISRAELIANI SPARANO SULLA FOLLA DURANTE LA DISTRIBUZIONE DI AIUTI UMANITARI: OLTRE 100 MORTI E CENTINAIA DI FERITI
UN GOVERNO DEGNO CONTRALTARE CRIMINALE DEI TERRORISTI DI HAMAS
Sarebbero almeno 104 le vittime e 760 i feriti tra i civili a Gaza che cercavano di prendere aiuti nella parte settentrionale della Striscia, secondo Ashraf al Quadra, portavoce del ministero della sanità locale.
Il governo dell’enclave accusa Israele di aver condotto un attacco contro la folla che assaltava i camion di aiuti ad Al-Rashid Street, a sud ovest di Gaza City. Fonti palestinesi denunciano che le truppe dell’esercito israeliano avrebbero fuoco contro la folla. Ma Israele nega. L’esercito riferisce che i civili sono stati uccisi a causa del calpestio e del sovraffollamento durante l’assalto ai camion degli aiuti umanitari nel nord della Striscia di Gaza.
Secondo le indagini preliminari dell’esercito, quando i camion degli aiuti si sono allontanati dalle forze, una folla di abitanti di Gaza si è avvicinata alle forze che avevano messo in sicurezza il convoglio. Alcuni soldati, sentendosi minacciati, hanno sparato in aria colpi di avvertimento da una distanza di decine di metri e qualcuno ha aperto il fuoco in direzione delle gambe dei palestinesi che continuavano ad avvicinarsi. Secondo la dichiarazione dell’esercito, le forze armate erano state informate prima che accadesse l’incidente, che gli abitanti armati di Gaza avevano aperto il fuoco ai camion di soccorso della zona. Il portavoce in arabo dell’esercito, Avichay Adraee, su X ha pubblicato immagini da droni dove si vedono migliaia di persone assaltare i camion di aiuti e ha ribadito che le vittime sono avvenute «a causa del grave affollamento e del calpestio».
L’esercito ha comunque annunciato una inchiesta sul caso. Già il mese scorso, almeno una ventina di rifugiati erano stati uccisi mentre attendevano gli aiuti a Zeitun sempre a Gaza City. Anche in quella occasione il ministero della salite di Hamas accusò Israele dell’attacco, l’esercito invece si chiamò fuori e annunciò una inchiesta. Il gruppo che controlla Gaza ha minacciato di interrompere i colloqui per raggiungere tregua e liberazione degli ostaggi, dopo le vittime di stamattina.
Le reazioni
La presidenza dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), guidata da Mahmoud Abbas, ha condannato «l’atroce massacro compiuto questa mattina dai carri armati e dall’artiglieria dell’occupazione israeliana contro centinaia di civili innocenti che aspettavano l’arrivo dei camion degli aiuti alla rotonda di Nabulsi, nei pressi di Al-Rashid Street a Gaza City». Lo riporta Wafa. «L’uccisione di un gran numero di vittime civili innocenti che hanno rischiato per il proprio sostentamento è considerata parte integrante della guerra genocida commessa dal governo occupante contro il nostro popolo – prosegue la nota –. Israele e le autorità di occupazione israeliane hanno la piena responsabilità e ne saranno ritenute responsabili davanti ai tribunali internazionali». Infine, l’ufficio di Abbas chiede l’intervento da parte del mondo intero «per fermare questa aggressione, soprattutto da parte degli Stati Uniti, che sostengono incondizionatamente Israele».
Washington, intanto parla di «incidente grave». «Piangiamo la perdita di innocenti vite umane – dice un portavoce del consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca – e riconosciamo la difficile situazione umanitaria a Gaza, dove innocenti palestinesi cercano solo di nutrire le loro famiglie».
(da agenzie)
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