LA FIGLIA DI LIBERO GRASSI: “IN UN ANNO IL GOVERNO NON HA FATTO NULLA CONTRO LA MAFIA”
A 28 ANNI DALL’UCCISIONE DELL’IMPRENDITORE CHE DISSE NO A COSA NOSTRA, ALICE GRASSI ACCUSA: “INVECE DEI MIGRANTI, SALVINI SI SAREBBE DOVUTO OCCUPARE DELLA ‘NDRANGHETA AL NORD”
Era il 21 agosto 1991 quando l’imprenditore Libero Grassi veniva brutalmente assassinato da Cosa nostra per essersi opposto al pagamento del pizzo.
A 28 anni di distanza il dolore della famiglia non è scomparso. Durante la commemorazione del padre, Alice Grassi ha spruzzato vernice rossa in via Alfieri a Palermo, sul luogo dell’omicidio. “O sono io che non mi sono accorta di niente oppure il governo in questo anno non ha fatto nulla” sul fronte della lotta alla mafia “perchè non mi risulta che abbia fatto proprio nulla”, ha detto la donna.
La sua denuncia è dura e diretta: “Siamo così intenti a respingere gente sfortunata che non ci occupiamo di ciò che succede a casa nostra, come la mafia o la ‘ndrangheta. Il ministro Salvini si sarebbe dovuto occupare della ‘ndrangheta al Nord, che esiste, invece non mi sembra che abbia fatto niente”.
E sul nuovo governo, che nascerà nei prossimi giorni, Alice Grassi preferisce non esprimersi: “Aspettiamo… Può essere pure che torni Salvini. Però, di solito una parte del governo che dovrebbe nascere è stata più sensibile a queste tematiche. Speriamo che in un programma comune (M5S-Pd ndr) la lotta comune a Cosa nostra rientri tra le priorità ”.
(da agenzie)
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